La scomparsa di Cinzia Marconcini lascia un’eredità di amore per lo sport e per la vita che continuerà a ispirare le future generazioni.
Il mondo del canottaggio piange la scomparsa di Cinzia Marconcini, figura storica e amatissima legata a doppio filo a questo sport. Moglie di Marco Marconcini, primo campione mondiale italiano nel 1974 a Ratzeburg, e madre degli ex azzurri Francesco ed Elisabetta, Cinzia si è spenta dopo alcuni giorni di lotta contro un malore improvviso che l’aveva colpita durante la notte di Capodanno.
Nata e cresciuta a Livorno, Cinzia apparteneva a una famiglia di grande tradizione remiera. Suo padre, Umberto, è stato un allenatore di spicco che ha innovato la scena del canottaggio livornese, mentre lo zio Renato Barbieri faceva parte dello storico equipaggio che conquistò l’argento olimpico nell’otto a Los Angeles nel 1932. La passione per il remo l’ha accompagnata per tutta la vita, condividendola con il marito Marco e i figli. Cinzia ha sempre partecipato attivamente agli eventi del canottaggio: solo un mese fa era presente ai Campionati Toscani Indoor Rowing a Pisa.
Cinzia era conosciuta non solo per la sua dedizione al canottaggio, ma anche per il suo carattere solare e coinvolgente, che lasciava un’impronta indelebile in chiunque la incontrasse. Il Comitato Toscana della Federazione Italiana Canottaggio, insieme al presidente federale Davide Tizzano, ha espresso il proprio cordoglio alla famiglia Marconcini. Fonte: Niccoló Bagnoli – Ufficio Stampa Comitato FIC Toscana