Mentre il Governo ne combina di tutti i “colori”, lasciando i poveri “governatori” regionali al loro destino, dopo averli “mazziati” ripetutamente, da domani si ripresenta il problema delle “scuole aperte”.
Un problema non da poco, che non riguarda solo allievi ed insegnanti, ma anche e soprattutto genitori che se hanno la fortuna di avere ancora un lavoro, non sanno come risolvere la gestione dei propri figli. Un problema che riguarda anche la nostra zona, con i plessi scolastici di Pisa e Pontedera che sono tra i più affollati della Toscana, in base al numero degli abitanti. Una situazione che ha visto il formarsi di due schieramenti genitoriali tra pro e contro la chiusura. Era il minimo che potesse capitare, proprio perchè non ci sono dati certi su quanto le aule scolastiche siano ricettacoli del diabolico virus. Di sicuro sappiamo che gli affollati mezzi di trasporto sono decisamente tra i luoghi più esposti alla proliferazione pandemica. Problematiche, almeno quelle della scuola in attesa di “tempi migliori”, posso essere affrontate con successo attraverso la sanificazione costante delle aule, come avvenuto in alcune fabbriche ed aziende, ovviamente con spese a carico degli imprenditori. Sui mezzi di trasporto, si è iniziato a parlare in piena Estate, ma l’incapacità conclamata dei “poltronisti” impegnati in lotte intestine o scontri con la parte avversa, ha prodotto morte e distruzione economica.
Partendo dal presupposto scientificamente comprovato, che bambini, adolescenti e ragazzi sono “portatori sani” del virus, per porre fine a questa situazione basterà affrettarsi a vaccinare tutto il personale scolastico partendo dagli insegnanti, non solo quelli delle superiori ovviamente, ma anche quello di Materne ed Elementari. Un impegno che richiederebbe almeno un mese. Nel frattempo procediamo immediatamente con la sanificazione degli spazi scolastici, almeno per attenuare la proliferazione virale. Tutto questo richiede poco tempo (se non si passa dai maledetti bandi di gara), e certamente molti meno soldi dei famigerati banchi a rotelle destinati ormai agli autoscontri dei LunaPark, quando e se riapriranno. A questo punto, non resta che sperare nella “miracolosa” apertura delle menti di coloro che hanno in mano le nostre vite e soprattutto quelle dei nostri figli.
Doady Giugliano