Con la scomparsa di Piero Fiorelli, la Toscana perde una figura esemplare di studioso e di uomo che ha dato tanto alla cultura e al patrimonio linguistico della regione.
«Con la scomparsa di Piero Fiorelli, la Toscana perde una figura esemplare di studioso e di uomo che ha dato tanto alla nostra cultura e al nostro patrimonio linguistico». Il presidente della Regione Eugenio Giani esprime il proprio cordoglio e quello della giunta per la scomparsa di Piero Fiorelli, decano degli storici della lingua italiana e giurista di grande rilievo oltre che accademico della Crusca.
«Ho avuto una lunga e profonda consuetudine con Piero Fiorelli – prosegue Giani – fin dai tempi in cui presiedeva la Commissione toponomastica del Comune di Firenze, quando ricoprivo il ruolo di assessore. E in quegli anni ho avuto modo di conoscere e apprezzare da vicino il valore e la profondità di pensiero che caratterizzavano ogni suo intervento e riflessione. Non dimenticherò mai la sua figura, che rappresenta un punto di riferimento imprescindibile per tutti noi, e il suo contributo alla cultura resterà per sempre nel mio cuore.
La Regione Toscana, da sempre custode della nostra identità culturale, si unisce all’Accademia della Crusca nel ricordare un uomo di straordinario spessore, che ha dedicato la vita allo studio della lingua e del diritto. L’Accademia della Crusca, riferimento assoluto per la lingua italiana e simbolo della nostra regione, ha avuto il privilegio di annoverare Fiorelli tra i suoi membri più illustri, testimoniando il legame profondo tra la Toscana e la promozione della cultura linguistica. La sua eredità, fatta di passione e rigore scientifico, continuerà a ispirare le future generazioni».