Pontedera celebra San Faustino consegnando la Vespa all’Arcivescovo: un simbolo di libertà e comunità che racconta l’identità della città.
La festa di San Faustino si conferma ancora una volta momento identitario per Pontedera, capace di unire fede, tradizione e simboli che raccontano l’anima della città. In occasione dell’accoglienza del nuovo Arcivescovo di Pisa, S.E. Mons. Cannistrà, la comunità pontederese ha scelto di legare la celebrazione non solo alla dimensione religiosa ma anche a quella civica, con un gesto dal forte significato: la consegna della Vespa, icona locale e simbolo universale di libertà (Clicca qui).

Eugenio Leone, presidente del Moto Club di Pontedera e Vice Presidente di ANCI Città dei Motori, ha sottolineato così il senso della giornata di San Faustino:
«Una grande e gioiosa festa di comunità che riesce a riunire tutta la città, creando momenti di incontro e condivisione attorno al santo patrono. È un’occasione speciale in cui cittadini si ritrovano, celebrano insieme le tradizioni, rafforzano i legami e vivono la bellezza della partecipazione in un clima di festa e armonia».
«Gran bel San Faustino per l’accoglienza del neo Arcivescovo di Pisa S.E. Mons. Cannistrà. Grazie a Don Piero Dini per la consueta disponibilità ed apertura che rende possibile vivere quel senso di comunità che caratterizza la nostra città. Grazie al Sindaco Matteo Franconi Pontedera , al Presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo e a tutte le Associazioni che hanno partecipato. Grazie per le foto di Stefano Cannito. Ci tengo a ringraziare anche tutte le associazioni che hanno aderito alla manifestazione, che erano presenti in Comune e che hanno partecipato al corteo fino al Duomo» continua Leone.
Uno dei momenti più più significativi della cerimonia è stato la consegna della Vespa, emblema del territorio e simbolo che supera la sua natura materiale per diventare messaggio di pace e vicinanza. Leone lo racconta così: «La consegna dei simbolo di Pontedera, la Vespa, all’Arcivescovo di Pisa. Un simbolo di libertà che oggi diventa dono e simbolo di pace, di vicinanza , di comunità Abbiamo tutti bisogno di recuperare questi valori, abbiamo tutti bisogno di sentirci Vespa».
In questo San Faustino, Pontedera ha dunque scelto di rileggere la propria identità attraverso la Vespa, non solo come prodotto industriale ma come linguaggio condiviso, capace di parlare di fraternità, appartenenza e orgoglio cittadino.