Un dirigente, e soprattutto genitore, racconta (non come addetto ai lavori) la sua versione dei fatti sulla rissa avvenuta lo scorso 4 dicembre durante la partita degli allievi provinciali tra Cuoiopelli e Casciana Terme Lari.
SANTA CROCE SULL’ARNO. Come già riportato nella giornata di ieri (clicca qui), durante la partita di calcio tra Cuiopelli e Casciana Terme Lari di under 17, è scoppiato un parapiglia molto acceso in campo che ha portato alla sconfitta a tavolino per entrambe le società e a squalifiche per circa 30 tesserati.
Un dirigente accompagnatore ci ha raccontato da genitore cosa è successo in campo quel sabato pomeriggio: “Posso assicurare che tutti i ragazzi delle due squadre, i Dirigenti e i Mister hanno collaborato per sedare gli animi e prestare soccorso al ragazzo ferito”…”Il fatto è molto grave, come molto grave è stata l’entrata in campo di soggetti sconosciuti e non autorizzati che prontamente sia noi Dirigenti del Casciana TermeLari sia della Cuoiopelli abbiamo con difficoltà, allontanato dalla zona spogliatoi per salvaguardare tutti gli atleti.”.
Rimane la gravità dell’episodio accaduto, spiega il genitore: “Condanno questo episodio e il gesto del nostro ragazzo, sono rammaricato per il ragazzo ferito, spero che adesso stia bene. Prendo atto della giusta sentenza del Giudice Sportivo e spero vivamente che un fatto del genere non si ripeta mai più, in nessuna società di calcio di questo mondo.”
L’augurio è quello di imparare dagli errori. Nei momenti più concitati è molto facile perdere le staffe. Per fortuna i dirigenti di entrambe le società hanno saputo dare il buon esempio ai più giovani e soprattutto sono riusciti a trasmettere anche in una circostanza difficile i veri valori dello sport. Sbagliare è umano soprattutto quando si è giovani, l’importante è capirlo.