Il punto della situazione ad un mese dal sequestro dell’area
Il sequestro del canile-rifugio di Capannoli, avvenuto il 4 agosto scorso a seguito dell’intervento del Comando Carabinieri Forestali – Nucleo di Pontedera, ha aperto una fase complessa ma al tempo stesso significativa per la comunità locale. Gli animali rinvenuti in condizioni di detenzione incompatibili con il loro benessere sono stati affidati alla cura delle volontarie dell’ENPA – Sezione di Pisa, che da allora si occupano quotidianamente del loro sostentamento e della ricerca di nuove collocazioni idonee.
In questo primo mese, l’Amministrazione comunale ha garantito supporto logistico ed economico, mentre una rete di associazioni, famiglie e rifugi specializzati ha iniziato ad accogliere molti degli animali, restituendo loro dignità e condizioni di vita adeguate.
Il bilancio di queste settimane dimostra come la collaborazione tra istituzioni, enti e volontari possa trasformare un’emergenza in un percorso di tutela e rinascita, ponendo al centro la priorità del benessere animale.
Dopo che il Comando Carabinieri Forestali – Nucleo di Pontedera ha effettuato
in data 04/08 il sequestro di un’area, destinata a canile-rifugio, a seguito di verifica
di detenzione di animali in condizioni incompatibili, posta in zona rurale nel
capoluogo di Capannoli, gli animali presenti erano stati affidati in custodia ad
E.N.P.A. (Ente Nazionale Protezione Animali) – Sezione di Pisa, le cui
volontarie quotidianamente hanno accudito tutti gli animali presenti: 27 cani, 3
maiali, 3 capre, 12 pecore.
L’Amministrazione Comunale, in considerazione del fatto che la normativa
attribuisce al Sindaco la protezione ed il benessere degli animali presenti sul
territorio comunale, durante questo primo mese si è fatta carico delle spese per il
cibo degli animali, della fornitura di acqua potabile e di energia elettrica, delle
spese veterinarie e di quanto altro necessario per il sostentamento ed il benessere
degli animali.
Nel frattempo, le volontarie di Enpa hanno avviato un importante lavoro per il
ricollocamento degli animali in luoghi dove possano essere garantiti i loro bisogni
primari: cura, alimentazione adeguata, eventuale percorso ricognitivo.
Dopo un mese dal giorno del sequestro, grazie alll’ENPA – Sezione di Pisa –
sono stati già ricollocati 12 cani, 3 maiali e 3 caprette.
- Un cane è stato ricoverato immediatamente i primi giorni del sequestro in quanto
era in critiche condizioni: dopo il periodo di ricovero è stato affidato ad un canile,
dove viene regolarmente monitorato.
- Tre cani (2 anziani ed 1 tripode) sono stati affidati al “Rifugio Tom”, un rifugio cheda anni opera nella cura di animali prevalentemente anziani e disabili, luogoadatto dove poter far seguire in maniera scrupolosa e competente gli animali affidati.
- Cinque cani sono stati affidati al Rifugio “Il Frutteto di Fido”, il quale dispone di grandi competenze in ambito comportamentale, dove hanno già iniziato un percorso ricognitivo al fine di arrivare all’adozione.
- Tre cani sono stati affidati a varie famiglie, le quali hanno accolto questi animali come parte della famiglia e sperano in un’adozione definitiva.
- Due maialine, Penelope ed Allegra, sono state amorevolmente accolte da “Ippoasi”,dove possono godere di spazi adeguati e stimoli per le loro naturali esigenze e ricevere le giuste cure mediche.
- Una maialina vietnamita sarà invece accolta nei prossimi giorni dal “Rifugio Zara”, ovepotrà godere di spazi adeguati, di stimoli e di tutte le attenzioni di cui avrà bisogno.
- Le tre caprette sono state affidate a famiglie, ora vivono al sicuro e possono gioire per la possibilità di stare in un prato e in un ambiente igienico sanitario sicuro.
La sezione ENPA di Pisa continua incessantemente a cercare soluzioni idonee anche
per gli animali restanti ed ha fatto appello nei giorni scorsi, anche attraverso la stampa
ed i canali social, per trovare persone o strutture disponibili ad accoglierli.
In questa fase, in cui vige il sequestro dell’area e degli animali, chi decide di accoglierli
ne avrà l’affidamento e successivamente si potrà aprire la strada per un’adozione
defintiva.
La Sindaca Arianna Cecchini ha espresso gratitudine a tutti gli enti coinvolti nella gestione del sequestro del canile di Capannoli, in particolare ai Carabinieri Forestali, all’ENPA e all’ASL.
Ha ringraziato le volontarie dell’ENPA per l’impegno costante e le strutture che hanno accolto gli animali senza oneri per il Comune, definendo il loro contributo un gesto di grande generosità. Un riconoscimento speciale è andato anche al geom. Luca Palazzuoli dell’ufficio tecnico comunale, per la disponibilità e la sensibilità dimostrate in un compito insolito, svolto in stretta collaborazione con le volontarie. Fonte Comune di Capannoli.