Un risultato che non nasce dal caso, ma da un lavoro lungo e determinato. Il sindaco Auriemma sottolinea infatti come, personalmente e a nome dell’Amministrazione comunale, abbia più volte sollecitato e sostenuto questa iniziativa, considerandola un doveroso atto di rispetto verso una storia che ha segnato profondamente il territorio e l’identità delle comunità locali.

La Miniera di Caporciano rappresenta un unicum nel panorama storico e industriale italiano. Conosciuta e sfruttata già in epoca etrusca e romana, nel XIX secolo divenne la più grande miniera di rame d’Europa, dando origine a uno dei più importanti colossi industriali del Paese: la Montecatini, azienda chimica che successivamente confluirà nella Montedison. Un luogo, dunque, che non racconta solo la storia locale, ma un capitolo fondamentale dello sviluppo industriale nazionale.
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Oggi, ciò che un tempo era simbolo di fatica e produzione industriale è diventato un vibrante polo turistico e culturale, grazie all’impegno costante delle Amministrazioni comunali che si sono succedute nel tempo e a una strategia di valorizzazione portata avanti con continuità dall’attuale governo cittadino. La miniera, trasformata in museo e spazio di narrazione, è ormai un punto di riferimento per la Val di Cecina e per tutta la Toscana.

L’eventuale approvazione della proposta di legge segnerebbe un primato assoluto: la Miniera di Montecatini Val di Cecina diventerebbe il primo sito minerario in Italia a ricevere il prestigioso titolo di Monumento Nazionale. Un riconoscimento riservato a luoghi di eccezionale valore storico, culturale e identitario, capaci di rappresentare la memoria collettiva della Nazione.
Il sindaco Auriemma ha voluto esprimere un ringraziamento sentito al Senatore Potenti per aver dato forma concreta a un’iniziativa che onora il passato e apre nuove prospettive per il futuro del Comune. «Insieme – conclude – continuiamo a valorizzare il nostro patrimonio», trasformando la memoria in risorsa e la storia in opportunità.

Un esempio virtuoso di come la tutela del passato possa diventare leva di sviluppo culturale, turistico e identitario per intere comunità.