Le prime parole del nuovo allenatore granata dopo l’esonero di Menichini.
PONTEDERA – Come già annunciato, il Pontedera ha sollevato dall’incarico Leonardo Menichini affidando la guida tecnica a Simone Banchieri. Una scelta arrivata al termine di una fase complicata della stagione, in contemporanea è stato annunciata la firma del contratto preliminare di cessione del club al fondo brasiliano Sportheca nel club.
Una svolta in panchina resa necessaria dall’andamento in campionato: il Pontedera è attualmente in zona playout con 12 punti in 15 giornate. Nelle ultime cinque partite la squadra guidata da Menichini aveva raccolto appena 4 punti (una vittoria, un pareggio e tre sconfitte), l’ultima arrivata in extremis contro il Carpi.
A spiegare le ragioni del cambio in panchina è stato il presidente Simone Millozzi: «Oltre all’esperienza di Banchieri, mi ha colpito il suo entusiasmo e la sua voglia di far calcio. Leonardo Menichini è stato un signore del calcio, a lui mi lega un rapporto personale profondo, un uomo che ha dato tutto. Ma poi c’è l’aspetto sportivo e nel calcio contano i risultati, insieme alla nuova proprietà abbiamo deciso di procedere con l’esonero». Insieme a Menichini lasciano Pontedera anche il vice allenatore Andrea Lisuzzo e il collaboratore tecnico Francesco Lucchesi.

“Ringrazio Menichini, Lisuzzo e Lucchesi: tre grandi professionisti – ha affermato il ds Carlo Taldo – allo stesso tempo do il benvenuto a mister Banchieri, fiducioso della collaborazione insieme. Sono al servizio della società, l’unico focus è lavorare e fare il nostro meglio”.
Chi è Simone Banchieri
Il nuovo tecnico granata ha 51 anni e vanta una lunga esperienza in Serie C, avendo affrontato campionati sulle panchine di Novara, Pro Sesto, Vis Pesaro e Messina. Proprio in Sicilia la sua ultima esperienza, terminata nell’aprile 2025 in un contesto segnato da problemi societari.
Le prime parole del nuovo allenatore
Banchieri ha subito fissato gli obiettivi del suo Pontedera: «Quando il club e il direttore mi hanno contattato, non ho esitato a dare la mia disponibilità, perché la prima cosa che penso è che i ragazzi abbiano le capacità di fare il meglio possibile e mettere la società in sicurezza, quindi arrivare alla salvezza, che per noi è l’obiettivo. Oltre a questo dobbiamo migliorare i calciatori: sono ragazzi abbastanza giovani, ma di prospettiva, ed è per questo che ho accettato».
Una sfida subito in salita per il nuovo tecnico, che esordirà contro la capolista Ravenna, in una gara in cui il Pontedera è chiamato a interrompere la serie di due sconfitte consecutive e a dare un primo segnale di rilancio.
Il sistema di gioco: «Sul sistema di gioco vedremo quello che è più calzante, quello che sta meglio alle caratteristiche dei giocatori. Oggi faremo il primo allenamento. Il 4-2-3-1, per parlare di numeri, anche se preferisco parlare di principi di gioco più che di numeri. Però so che nel calcio italiano i numeri contano. In questa evoluzione che parte da oggi lavoreremo su tutto questo, premiando le caratteristiche dei giocatori che abbiamo. Il 4-2-3-1 è un vestito che può stare bene a questa squadra e mi piace».
Mercato: “È presto parlarne”. Sulla finestra di gennaio il tecnico frena: «Siamo nel tempo delle valutazioni. Abbiamo parlato dei calciatori che abbiamo e per me, finché sono qui a Pontedera, sono i migliori possibili per quello che dobbiamo fare. Al mercato ci penseremo col direttore e con la proprietà quando si aprirà. È prematuro parlarne ora. Dobbiamo migliorare le risorse che abbiamo. Spesso il successo lo trovi già in casa, si tratta solo di tirar fuori il meglio. Ora dobbiamo pensare alla prossima partita, poi dal 2 gennaio parleremo di mercato. La società è disponibile a migliorare la squadra, ma oggi è presto».
Under e sostenibilità. «Credo nella sostenibilità del club. Chi fa il contrario spesso poi scompare. I giovani sono una risorsa, ma io non distinguo tra giovani e grandi: distinguo tra giocatori forti e meno forti. Non è una questione di età, è una questione di abilità. Qui ci sono giovani forti e di prospettiva, e il lavoro sarà focalizzato su di loro».
Esordio contro la capolista Ravenna:«Conosco il Ravenna e rispettiamo tutti, ma andremo lì per fare il risultato. Il fatto che siano primi non significa che dobbiamo avere un rispetto diverso. La squadra deve sapere che può fare risultato contro chiunque, anche contro il Ravenna. Questo va dimostrato sul campo, non a parole».
Il cambio di proprietà ha inciso sulla sua scelta? «Sono felicissimo di essere qua, non per avere un posto di lavoro, ma per allenare questi ragazzi e dare una mano alla piazza ad arrivare dove vuole arrivare. Con la società, il sindaco e la proprietà ci siamo trovati subito. C’era un movimento di cambiamento e credo che per il sistema sia una cosa positiva. Abbiamo messo poco a trovare un punto di incontro perché c’erano le condizioni giuste per lavorare».
Lo staff del mister. Banchieri sarà affiancato dal vice Moulay Hicham Miftah e dal collaboratore tecnico Simone Pietro Fossa, oltre ai confermati Lorenzo Monticelli, Michele Ribechini e Roberto Saglimbeni.






