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Pontedera, rafforzare gli argini dell’Era: al via lavori da 8 milioni per la sicurezza idraulica

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Gli argini del tratto finale del fiume Era, tra la confluenza con il Fiume Arno ed il ponte ferroviario a Pontedera, saranno consolidati e potenziati, in modo da aumentare il contenimento del corso d’acqua anche in caso di piene eccezionali.

PONTEDERA – Gli argini del tratto finale del fiume Era, tra la confluenza con il Fiume Arno ed il ponte ferroviario a Pontedera (Pi), saranno consolidati e potenziati, in modo da aumentare il contenimento del corso d’acqua anche in caso di piene eccezionali.

I lavori sono iniziati e questa mattina il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, l’assessora regionale alla Protezione civile Monia Monni, il sindaco di Pontedera Matteo Franconi e i responsabili del Genio civile regionale e della Difesa del suolo hanno effettuato un sopralluogo al cantiere. Presenti anche l’assessora regionale al lavoro Alessandra Nardini e il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo.

L’intervento, che migliorerà anche la stabilità delle strutture esistenti, si inserisce nell’ambito di una più ampia strategia di mitigazione del rischio idraulico ed avrà un valore complessivo di circa 8 milioni di euro, suddiviso in 3 lotti funzionali: Lotto 1, da 2,51 milioni e dalla durata stimata di 5 mesi; Lotto 2 da 2,93 milioni e dalla durata stimata di 4,5 mesi; Lotto 3 da 2,53 milioni e dalla durata stimata di 3,5 mesi.

«La progettazione esecutiva di tutti i lotti è già stata completata. Ha preso il via la realizzazione di un’opera di riduzione del rischio idraulico molto concreta e molto efficaceha detto il presidente Gianiil rafforzamento di un argine tramite l’inserimento di palancole che vengono proiettate dall’alto in modo da ottenere una sorta di ‘argine fortificato’ capace di resistere alla pressione dell’acqua nel caso si crei ‘l’effetto lago’, cioè un ristagno di acqua con pressione forte e prolungata sugli argini, praticamente la situazione che si crea nel caso in cui l’Arno non trovi sbocco in mare e, di conseguenza, l’Era non trovi sbocco in Arno. Se in una situazione del genere, la stessa che si è creata ad esempio il 13 e 14 marzo scorso, l’argine dovesse cedere e l’acqua dovesse trovare un varco, l’effetto sull’abitato sarebbe devastante, perciò questo intervento di rafforzamento è strategico e la Regione ha deciso di sostenerlo con un totale di 8 milioni suddivisi su tre lotti di lavori. Questa messa in sicurezza di Pontedera attraverso l’Era mostra bene la forte volontà della Regione di investire sulla difesa del suolo e sulla riduzione del rischio idraulico legato al reticolo minore. E voglio sottolineare l’utilizzo di una pressa di nuova generazione, che emette pochissimi rumori o vibrazioni, essenziale per lavorare vicino all’abitato. In Italia sono operativi soltanto due macchinari di questo tipo. Quando i sindaci, come in questo caso Matteo Franconi, hanno sensibilità e ci propongono progetti concreti, le cose si fanno».

«Questo è un intervento molto significativo dal punto di vista della Protezione civile e della Difesa del suoloha aggiunto l’assessora Monni –  molto sollecitato dal Comune perchè strategico per diminuire il rischio idraulico  in una zona densamente urbanizzata, con molte abitazioni, attività e una scuola abitualmente frequentato da più di 6000 ragazzi e ragazze. Siamo alla confluenza tra Era ed Arno, in un punto dove l’Era fa una curva molto stretta, quindi soggetta a crolli arginali in caso di forti sollecitazioni e di fenomeni particolarmente drammatici e veloci. Vorrei inoltre segnalare che su quest’opera abbiamo attivato anche il protocollo per la legalità, un’azione importante da parte nostra., che garantisce la trasparenza e riduce al minimo la possibilità di infiltrazione criminale nel sistema degli appalti. Si tratta di un aggravio di lavoro per gli uffici, che ringrazio, ma questo procedimento ci garantisce sicurezza in tutti i sensi».

«Il cantiere in corso ha concluso il sindaco Matteo Franconiè un’opera di messa in sicurezza veramente importante per una città che ha al suo interno l’Arno, l’Era e lo Scolmatore. Siamo nella zona del Villaggio Scolastico dove, ogni giorno, oltre seimila studenti frequentano questa parte di città e oggi stiamo vedendo un intervento fondamentale per la sua stabilità idrogeologica. Ringrazio la Regione, in questi anni, ha saputo non solo dare una risposta immediata durante le emergenze, ma anche programmare e mettere a terra investimenti importanti come questo».

Nello specifico l’intervento consiste nell’infissione di palancole metalliche ad una profondità media di 10 m (ad eccezione di una parte, nella quale la profondità necessaria è di 12 m). La lunghezza totale del tratto di intervento è di circa 1150 m in destra idraulica e di 930 m in sinistra idraulica, la differente lunghezza è dovuta alla curvatura del fiume. Le palancole saranno disposte per 980 m in destra e di 710 in sinistra.

LOTTO 1:

Il lotto 1, dall’immissione nel Fiume Arno al ponte della SS67, prevede l’infissione di palancole metalliche ad una profondità media di 10 m, per uno sviluppo lineare delle opere di circa 150 metri in sinistra idraulica, mentre in destra idraulica è di circa 435 metri. Questo lotto è in fase di esecuzione ed i lavori comportano uno scavo superficiale, della profondità di 50 cm e larghezza 70 cm, necessario per la formazione di un cordolo di collegamento in testa alle palancole. Vista la vicinanza ad edifici, per ridurre i disagi ed i rumori è stato previsto l’utilizzo dell’infissione statica delle palancole, tramite pressa idraulica. Questo metodo non genera vibrazioni durante l’infissione e si caratterizza per la rumorosità ridotta rispetto al metodo per vibroinfissione.

Nell’ambito del lotto 1 saranno inoltre ingrossati gli argini del fiume Era lungo la sponda destra del tratto terminale per una lunghezza di circa 40 metri. La larghezza della sommità degli argini passerà dagli attuali 2 m fino a 4, per migliorare la stabilità della sezione e consentire una migliore fruibilità in fase di sorveglianza e manutenzione. Sempre per facilitare la manutenzione sarà inoltre realizzata sul ‘lato campagna’ una pista di servizio in materiale granulare larga circa 3 m e spessa 20 cm, parallela all’argine. Saranno infine realizzati gradoni di ammorsamento sul paramento lato campagna, tali da consentire la posa e compattazione degli strati di terreno tramite un rullo vibrante.

Le scarpate saranno, infine, ricoperte di terreno e seminate, in modo da favorire il rinverdimento del sito.

LOTTO 2:

Il lotto 2, dal ponte della SS67 al ponte napoleonico di Corso Matteotti, prevede l’infissione di palancole metalliche ad una profondità media di 12 m in sinistra e di 10 m in destra idraulica, per un tratto di 240 m in sinistra e di circa 280 metri in destra.

LOTTO 3:

Il lotto 3, dal ponte napoleonico di Corso Matteotti al ponte ferroviario, prevede l’infissione di palancole metalliche ad una profondità media di 10 m, per uno sviluppo in sinistra idraulica di circa 320 metri, mentre in destra è di circa 245 metri.

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