Tiro a segno e Carabine: Pontedera brilla alla finale del Campionato Nazionale Bench Rest Opes a Pisa.
Due giornate di pura adrenalina e concentrazione hanno animato lo storico poligono TSN di Pisa, che il 13 e 14 settembre ha ospitato la Finale del 3° Campionato Nazionale di Bench Rest Italia – OPES. L’evento ha richiamato i migliori tiratori di precisione del Paese, impegnati nelle specialità con carabine RIMFIRE calibro .22 LR a 50 metri e ad aria compressa a 25 e 50 metri, in gare sia individuali che a squadre, seguendo i regolamenti internazionali.
A rendere l’appuntamento ancora più prestigioso è stata la presenza di Valentina Turisini, medaglia d’argento ai Giochi Olimpici di Atene, che ha assistito alle competizioni e premiato i vincitori. La campionessa olimpionica non si è limitata a un ruolo istituzionale, ma si è messa in gioco provando lei stessa una carabina ad aria compressa, tra gli applausi degli atleti e del pubblico.
Sul piano agonistico, non sono mancati i risultati di rilievo. Nella categoria Light Air, il bergamasco Nicola Martino ha conquistato l’oro stabilendo il nuovo record nazionale OPES-CONI con 746.30 punti. Argento per Michele Galati (Bergamo) e bronzo per Elio Brambilla (Brescia).
Nella Heavy Air si è imposto proprio Brambilla, seguito da Daniele Calcaterra (Soave) e Gianni Vestito (Milano).
Grande prova di Galati anche nella Sporter Rimfire, dove ha centrato il primo posto con un altro record nazionale (744.42), davanti a Luciano Viviani (Montelupo) e Massimo Vacca (Sassari).
La Light Rimfire e la Heavy Rimfire hanno incoronato Sandro Pozzani (Cerea), capace di firmare una doppietta d’oro, mentre nella Unlimited Air è stato Gianni Vestito a laurearsi campione, anche lui con record nazionale (737.16).
Oltre alle performance, a emergere è stato il carattere inclusivo di questa disciplina, che non fa distinzioni di sesso o età. Emblematico il successo di Nicola Martino, classe 1939, ex colonnello, e di Sandro Pozzani, che nonostante la sedia a rotelle ha centrato due vittorie memorabili.
Il Bench Rest si conferma così una disciplina dove “è la mente a guidare il proiettile”, come amano ripetere gli appassionati del cosiddetto “Tiro Meditato”: «Non chiamateci cecchini, foriamo solo cartoncini».