All’età di 79 anni ci ha lasciato Ilo Lorenzetti (leggi QUI), un “Piaggista per tutta la vita”, come amava definirsi.
Entrato in Piaggio negli anni ’60, prima come collaudatore nel reparto esperienze e prove, poi prima guida della squadra acrobatica Piaggio. Successivamente è stato ispettore tecnico per l’Italia e per l’estero e poi responsabile della Scuola dei Meccanici della rete di vendita. Ha partecipato alla maggior parte delle presentazioni dei nuovi modelli Vespa, Ciao Ape, ma anche motori Hydrojet. Proprio con l’Hydrojet Piaggio partecipò nel 1979 al Raid Motonautico Pavia-Venezia.
Nel 1979 è stato tra gli organizzatori del Raid Montecarlo-Strasburgo, su un percorso di mille chilometri, realizzato con dieci ciclomotori SI, in occasione della presentazione alla stampa internazionale nel Principato di Monaco.
Successivamente investito del prestigioso incarico di responsabile tecnico a San Francisco, California, presso Vespa of America Corporation.
Una volta lasciato il lavoro, si è dedicato alla vita sociale, al Vespa Club e al Ciao Club, contribuendo all’organizzazione delle manifestazioni e dei raduni di questi ultimi due decenni. Uomo dall’intelligenza vivace, ha scritto due libri: il primo, “La squadra Acrobatica Piaggio” scritto nel 2019 con Giuseppe Cau e il secondo dato alle stampe proprio in questa settimana, “Uno, nessuno, dodicimila”, al quale Ilo teneva particolarmente perché presenta tante persone e “personaggi” che, come lui, hanno contribuito in maniera importante al successo della Piaggio.
Nella prefazione al libro l’Ing. Costagliola scrive e ben sintetizza quegli anni: “Ho conosciuto bene il mondo raccontato da Ilo attraverso le sue storie e quelle dei suoi “eroi” e mi sono emozionato nel leggerle: è stato per me un tuffo nel passato che mi ha fatto riflettere su quella che è stata la vita piena di competenze, passione e dedizione all’azienda di tanti Piaggisti e mi sono sentito parte di una grande famiglia. Per chi ha lavorato in Piaggio il libro è un’occasione per ricordare con orgoglio, per gli altri lo è per capire che la lunga vita di successo della Vespa non è il frutto di un miracolo ma il risultato del lavoro di tanti come Ilo, Daniela, Massimo, Mirella …”.
“Quando ci lasciano persone uniche come Ilo scompare insieme a lui un pezzo della storia motoristica di Pontedera, Città dei Motori. Un uomo simbolo di quel gruppo di eroi che hanno vissuto l’epopea della Vespa, disegnandone l’anima”, dice Eugenio Leone, delegato Pontedera Città dei Motori e Presidente Ciao Club.
“Siamo particolarmente affranti per la perdita del caro Ilo – afferma Vespa Club Pontedera, del cui direttivo Ilo faceva parte – ci uniamo alle condoglianze alla famiglia e domani accompagneremo il corteo funebre (avvenuto nella giornata di ieri, ndr) con le nostre Vespa e Ciao”.
“La città perde un grande cittadino, – dice il Sindaco Matteo Franconi – che non solo ha contribuito alla storia della Piaggio, ma che è sempre stato impegnato nella vita sociale della città sia presso il Circolo Galiberti, in Associazioni sportive come “Una bici x tutti”, o sociali come l’Associazione Polizia e il Banco Alimentare”.
I funerali si sono tenuti venerdì primo Ottobre presso la chiesa dei frati Cappuccini a Pontedera.