Con la scomparsa di Giulio Drago, il calcio toscano perde non solo un atleta di valore, ma un uomo di grande umanità.
L’US Città di Pontedera piange la scomparsa di Giulio Drago, ex portiere e bandiera della squadra granata, venuto a mancare nel tardo pomeriggio di giovedì 18 aprile all’età di 63 anni. Figura storica del calcio toscano, Drago ha lasciato un segno indelebile non solo nel club pontederese, ma in tutto il panorama calcistico regionale.
A darne notizia è stata la stessa società con un comunicato ufficiale:
“L’US Città di Pontedera piange la scomparsa di Giulio Drago, ex portiere granata. Un’icona del nostro club, in cui ha militato prima nella fantastica stagione 1993/94 (culminata con la promozione in C1 e la leggendaria vittoria in amichevole contro la Nazionale di Arrigo Sacchi), poi dal 1995 al 1999”.
Drago è stato protagonista assoluto della storica stagione 1993/94, quando il Pontedera centrò una splendida promozione in Serie C1 e sconfisse in amichevole la Nazionale italiana di Arrigo Sacchi, reduce dalla qualificazione ai Mondiali di USA ’94. Fu un’impresa leggendaria, in cui il portiere si distinse per prestazioni memorabili.
Cresciuto nel settore giovanile della Juventus, una volta divenuto professionista difende la porta di varie formazioni del calcio di provincia, tra cui Cremonese (che lo fece esordire in B nel 1983) Bari, Triestina, Empoli e Ascoli. Con i toscani detiene il record di imbattibilità in Serie A (491′), stabilito nel campionato 1987-1988.
Tornato a Pontedera nel 1995, vi è rimasto fino al 1999, contribuendo a consolidare la squadra tra i professionisti e diventando un punto di riferimento dentro e fuori dal campo. La sua carriera è stata caratterizzata da grande dedizione e attaccamento ai valori dello sport, tanto da essere ancora oggi ricordato con affetto da ex compagni, tifosi e dirigenti.
“La Società in tutte le sue componenti rivolge le proprie condoglianze alla famiglia Drago”, conclude la nota del club.