Pontedera, e’ stato ricordato oggi al Liceo XXV aprile, Giulio Regeni, il giovane ricercatore triestino scomparso il 25 gennaio 2016, poi successivamente ritrovato senza vita il 3 febbraio successivo nelle vicinanze di una prigione dei servizi segreti egiziani.
Oggi ricorre la scomparsa dell’ex ricercatore italiano e per l’occasione l’atrio della scuola pontederese è stato arricchito di richiami inneggianti a Giulio Regeni. L’albero che campeggia al centro dell’atrio della scuola trasudava di piccoli elementi cartacei riportanti il suo nome, un nome che grida ancora giustizia.
Alcune classi hanno partecipato al progetto, che, come riferito a VTrend.it dai docenti organizzatori, è servito a non dimenticare uno studente selvaggiamente torturato ed ucciso.
Bene non dimenticare che cosa è accaduto
Egitto, il 25 gennaio 2016 il ricercatore italiano Giulio Regeni inviò alle 19:41 un SMS alla fidanzata, dicendo che stava uscendo. Poco dopo, la studentessa Noura Wahby, amica di Regeni conosciuta nel 2014 a Cambridg, denunciò sul proprio profilo Facebook la scomparsa del ricercatore il quale, qualche ora prima, doveva incontrare delle persone in piazza Tahrir per festeggiare il compleanno di un amico. Durante i giorni della scomparsa vennero lanciati su Twitter gli hashtah #whereisgiulio e #جوليو_ـفين (letteralmente: #doveègiulio).
Il corpo nudo e atrocemente mutilato di Giulio Regeni fu trovato il 3 febbraio 2016 in un fosso lungo la strada del deserto Cairo-Alessandria, alla periferia del Cairo.
In una dichiarazione l’assessore politiche educative, politiche scolastiche, Francesco Mori dichiara: a scuola, nonostante l’emergenza di questo momento, si riesce ancora a mantenere alta l’attenzione sui temi più importanti del nostro mondo.
L’Assessore alle politiche sociali, cooperazione internazionale, politiche di genere, legalità, diritti di cittadinanza e coesione sociale, Carla Cocilova aggiunge: “a sei anni dal terribile rapimento di Giulio Regeni, chiediamo ancora una volta verità e giustizia. Lo facciamo come istituzioni e come comunità tutta, grazie anche al contributo degli studenti del Liceo XXV aprile, che stamani hanno voluto ricordare Giulio con attività e azioni collettive. Grazie a loro e a tutti coloro che si battono ancora oggi per chiedere verità e giustizia per Giulio Regeni e la sua coraggiosa famiglia”.