Duro botta e risposta tra il primo cittadino e il capogruppo di Fratelli d’Italia sulla vicenda social.

Dopo le dichiarazioni del capogruppo di Fratelli d’Italia, Matteo Bagnoli, in merito al post Facebook di una dipendente comunale sul Giubileo dei Giovani, arriva la replica diretta e senza giri di parole del sindaco di Pontedera, Matteo Franconi. Il primo cittadino, in un lungo intervento, ha risposto punto per punto, affidandosi ad un tono critico ma anche ironico, senza rinunciare a una riflessione sul ruolo delle istituzioni e sulla libertà di pensiero dei dipendenti pubblici.
Di seguito, le dichiarazioni integrali del sindaco Matteo Franconi:
«Sì, sono coerente e coraggioso. Ma sono anche tanto altro a causa di una vicenda che il consigliere Bagnoli continua a coltivare con la solita lucidità d’Orlando dopo aver visto il nome di Medoro accanto a quello di Angelica.
Stupito
Ma davvero è così difficile capire la differenza che c’è tra quel che dice un dipendente comunale, in ferie e su un profilo social privato e chiuso, e quel che dice pubblicamente un amministratore? Davvero un pluricandidato di lunga data come lui non riesce a comprendere (non uso il verbo “ammettere” sulla fiducia) che nei comuni e nelle istituzioni in generale le opinioni e i pensieri su cui si può polemizzare sono solo quelle dei politici e degli amministratori? Davvero Bagnoli pensa che tutti i dipendenti del comune la debbano pensare come il sindaco? Ma siamo davvero ritornati ai tempi dell’OVRA?
A me non interessano in nessun modo i pensieri privati dei dipendenti comunali (che siano di destra, di sinistra, di centro, atei, agnostici, cattolici, magri, alti, giovani, anziani).
Anzi non devono interessarmi finché non offendono nessuno e non ledono l’immagine della Pubblica amministrazione. Anzi, non devono interessare nemmeno a Bagnoli.
Avvilito
Le parole che usa Bagnoli mi fanno capire che probabilmente non ha ancora chiaro come funziona il comune che lui frequenta da più di due lustri. Il sindaco non “delega” competenze e funzioni ai dipendenti. Non mi risulta che nessun assessore o consigliere a cui ho affidato una delega abbia tenuto posizioni diverse dalle mie. Se proprio vuol farmi delle domande pubblicamente almeno legga qualcosa o si informi. La separazione tra politica e amministrazione è del 1990. Non credo sia sinceramente dignitoso chiedermi se sono d’accordo o meno con le affermazioni di tizio che lavora in tale servizio o di caio che lavora a tale altro sportello. Men che mai ritengo d’esser “sbugiardato” se qualcuno pensa del Giubileo quel che io, ufficialmente ho detto di pensare a nome del comune e della città finché ne sono il sindaco. Soprattutto non mi pare politicamente dignitoso che si arrivi a portare la discussione a questi livelli linguistici e contenutistici.
Speranzoso
Se questo è l’abbrivio che stiamo prendendo confido che il gruppo dirigente di Fratelli d’Italia (ri)proponga presto la candidatura di Bagnoli alle prossime elezioni regionali. Le straordinarie, plurime e complesse sfide che attendono la nostra (bellissima) regione tolgono il vizio e il tempo che serve a sbirciare tra “le luci delle case degli altri”».
Il sindaco ha dunque scelto la linea della fermezza, rivendicando il principio della libertà di opinione per i dipendenti comunali e stigmatizzando quella che definisce una polemica politica strumentale. Resta da vedere se arriverà una nuova controreplica da parte dell’opposizione. La polemica, a quanto pare, è tutt’altro che chiusa.