ll sindaco Michelangelo Betti sulla questione del Ponte di via Menotti a Latignano.
CASCINA – “L’attesa di vedere il ponte di via Pacinotti riaperto e un programma di intervento sui ponti del canale emissario è del tutto fondata da parte dei cittadini. Le opposizioni che commentano non sono invece minimamente credibili”, a parlare è il sindaco Michelangelo Betti.
“Il disagio e le conseguenti reazioni dei residenti di Latignano per la chiusura del ponte sono infatti del tutto comprensibili e condivisibili- prosegue il primo cittadino-. L’atto dell’amministrazione comunale, definito in base a un’analisi dei vigili del fuoco, è basato sul rispetto della sicurezza: è ormai noto a tutti come le strutture in cemento armato siano esposte a rischi in mancanza di manutenzioni”.
“Su quei ponti il Comune di Cascina ha competenza solo per la cura del manto stradale, ma non ha titolo per lavori strutturali- ci tiene a sottolineare Betti-. La partita per l’individuazione dell’ente competente per questo tipo di lavori non è banale e infatti molte amministrazioni si sono succedute senza riuscire a definirlo. Questa amministrazione, grazie a un confronto con la Regione Toscana e l’incarico a un professionista esterno, sta lavorando come non era stato fatto in precedenza. Di certo il tempo ci è nemico, viste le legittime attese dei residenti, ma si deve tener conto di questo quadro di partenza”.
“Fanno invece un po’ sorridere le uscite pubbliche degli ex-amministratori cascinesi, Rollo e Meini, che hanno governato insieme questo Comune per oltre quattro anni, senza realizzare alcun intervento sui ponti e senza neppure avviare un’indagine seria per l’individuazione della titolarità degli interventi sui ponti. Tra l’altro la linea dell’amministrazione contestata da Rollo e Meini oggi è la stessa che la giunta Ceccardi portava avanti a inizio 2019. D’altronde è ovvio che non abbiano fatto interventi, dato che, anche loro, erano tenuti a rispettare le competenze dell’ente locale. E in effetti muovono critiche mentre lavoriamo per colmare le lacune amministrative che abbiamo trovato. Lacune che i cittadini hanno giudicato col voto amministrativo e di cui loro stessi sono consapevoli, tanto che non sono neppure stati in grado di presentarsi uniti alle elezioni”, conclude il primo cittadino di Cascina.