Il sindaco di Ponsacco, Gabriele Gasperini, commenta lo sgombero di Palazzo Rosa in Via Rospicciano, spiegando motivazioni, interventi e futuro dell’immobile.
Dopo lo sgombero dell’immobile noto come Palazzo Rosa in Via Rospicciano, il sindaco di Ponsacco, Gabriele Gasperini, ha voluto fare il punto della situazione e spiegare le motivazioni e le modalità dell’operazione.
«Avevamo promesso ai cittadini di Ponsacco, durante la campagna elettorale, di sgomberare l’immobile noto come Palazzo Rosa in Via Rospicciano. Ci abbiamo messo 12 mesi, ma abbiamo mantenuto l’impegno preso con la comunità, risolvendo un problema che altri non erano riusciti a gestire in sette anni. Per Ponsacco, e per me personalmente, era una questione fondamentale: salvare il paese.» dichiara il sindaco di Ponsacco Gabriele Gasperini.
«L’arrivo di circa 100 nomadi in massa a Ponsacco era stato presentato come un evento innocuo, ma fin da subito molti cittadini, e io tra loro, avevano compreso che sarebbe stato un grosso problema per il centro del paese. La cronaca ha confermato queste preoccupazioni.» prosegue Gasperini.
«Chi li aveva fatti arrivare minimizzava, sostenendo che fossero persone che lavorano. I risultati, invece, sono stati drammatici: l’indifferenza e il rinvio da parte delle amministrazioni precedenti hanno portato a un fallimento totale. Noi, invece, abbiamo affrontato il problema e lo abbiamo risolto, tutelando il territorio e i cittadini di Ponsacco.» continua Gasperini.
«Chi ci ha preceduto ha anteposto le logiche di partito alla tutela della comunità: ha accolto 100 persone da un altro comune senza difendere il territorio. La mia fedeltà va ai ponsacchini: sarò sempre il primo servitore della mia comunità.» sottolinea Gasperini.
«Abbiamo adottato tutti gli strumenti legali disponibili. Sapevamo che nell’immobile c’erano allacci abusivi a luce e acqua. Abbiamo chiesto alle società competenti di effettuare verifiche, confermando gli abusi. Le forniture sono state quindi sospese, e i residenti hanno dovuto accettare le soluzioni che abbiamo proposto, poiché non era più possibile vivere in quel contesto.» spiega Gasperini.
«Con questa operazione abbiamo chiuso una pagina difficile della storia di Ponsacco: abbiamo riportato legalità, dignità e valore a Via Rospicciano e a Palazzo Rosa. L’intera area si rivaluterà, così come gli immobili nelle vicinanze.» racconta Gasperini.
«Non ho agito da solo: un ringraziamento particolare va a Alessandro Barachini, Assessore al Sociale; al Ministero dell’Interno con il Ministro Piantedosi; al Ministro Salvini; al Vice Ministro Nicola Molteni; all’Onorevole Edoardo Ziello e alla Consigliera Regionale Elena Meini. Senza il loro supporto, tutto questo non sarebbe stato possibile.» spiega Gasperini.
«Oggi Palazzo Rosa ha un futuro: è una struttura con grandi potenzialità, situata in una zona centrale di Ponsacco e ben servita. Noi ci poniamo come facilitatori e supervisori per investitori seri e lungimiranti che vogliano rilanciare l’edificio e contribuire al rilancio economico e sociale del paese. Grazie a risorse regionali e ministeriali, questa operazione non graverà sui cittadini.» continua Gasperini.
«Siamo consapevoli che le persone sgomberate non si possono “smaterializzare”: chi le aveva portate a Ponsacco ha speso denaro. Ma a medio e lungo termine questa operazione sarà vantaggiosa per il paese: permetterà di riqualificare Via Rospicciano, liberare risorse dei servizi sociali e destinarle ai cittadini di Ponsacco.» conclude il sindaco di Ponsacco Gabriele Gasperini.






