Il clima si fa sempre più teso all’interno del Consiglio Comunale di Ponsacco, dove il confronto politico pare aver superato i limiti della dialettica istituzionale.

Si alzano i toni nella politica locale dopo l’ultimo consiglio comunale. Il Partito Democratico di Ponsacco ha diramato una nota in cui esprime piena solidarietà alla consigliera Irene Meini, vittima – secondo quanto denunciato dal PD – di un nuovo insulto, questa volta da parte della consigliera di maggioranza Sandra Pantani.
«La nostra piena solidarietà alla consigliera Irene Meini per l’offesa di cui è stata oggetto nell’ultimo consiglio comunale», si legge in apertura del comunicato, che ripercorre anche altri episodi simili verificatisi nei mesi precedenti. «Dopo che nei precedenti consigli comunali, il Sindaco si era rivolto con appellativi del tutto impropri prima nei confronti del capogruppo Fabrizio Lupi e successivamente della nostra consigliera Irene Meini, nell’ultima seduta consiliare c’ha pensato la consigliera di maggioranza Sandra Pantani a lanciare l’ennesimo insulto sempre rivolto alla nostra consigliera Irene Meini».
Il PD parla senza mezzi termini di «atteggiamento deplorevole» da parte della maggioranza, affermando che simili comportamenti non saranno più tollerati: «Un atteggiamento deplorevole quello dei membri della maggioranza che non è più nostra intenzione tollerare. La pazienza è finita, riteniamo inaccettabile che dei consiglieri comunali vengano offesi semplicemente perché osano criticare l’operato della maggioranza, ancora più grave è il fatto che ciò avvenga all’interno di un luogo istituzionale come il Consiglio Comunale».
Il tono della nota si fa ancora più acceso quando il PD accusa la maggioranza di rispondere con gli insulti a fronte di un calo di consenso: «Ormai è chiaro che siamo al cospetto di una maggioranza che reagisce con gli insulti perché in grave crisi di consenso. Non saranno certe queste azioni intimidatorie a fermare la nostra azione politica».
In chiusura, il Partito Democratico annuncia iniziative concrete per tutelare i propri rappresentanti e ristabilire il rispetto nelle istituzioni: «Proprio per questo informeremo dell’accaduto la prefettura e il presidente del Consiglio, anticipando già da subito che in assenza di pubbliche scuse adiremo per vie legali». Fonte: PD Ponsacco