PISA. L’associazione Casa della donna esprime solidarietà e sostegno al collettivo femminista Limonaia:
Zona Rosa che lo scorso 26 gennaio le forze dell’ordine hanno sgomberato dall’edificio di vicolo dei Ruschi. L’edificio, di proprietà della Provincia di Pisa, era da molti anni in stato di abbandono ma, sottolinea la Casa della donna, grazie all’attività svolta dal collettivo Limonaia – Zona Rosa è tornato a nuova vita diventando un luogo di iniziativa femminista con importanti attività e servizi per le donne e per la città: dallo sportello su diritti e salute ai corsi di italiano, dai percorsi di supporto all’interruzione di gravidanza alla distribuzione di generi di prima necessità alle famiglie in difficoltà a causa della pandemia.
La Limonaia – Zona Rosa, come tutti i luoghi delle donne, sottolineano le attiviste della Casa della donna, è un bene pubblico, un bene quindi da salvaguardare e sostenere, non da chiudere. “I luoghi delle donne non si chiudono” – dichiarano. – La Casa della donna esprime, inoltre, forte preoccupazione per il clima che si respira in città. Lo sgombero ingiustificato della Limonaia segue, infatti, di pochi giorni – osservano dall’associazione – la chiusura di un altro luogo fondamentale per la città, il Teatro Rossi Aperto. Intervista a Chiara del collettivo Limonaia-Zona Rosa.”