GDF R.O.AN LIVORNO E ADM PISA: CONCLUSA L’OPERAZIONE “GHOST FLY”. Recuperati oltre 900.000 euro di tributi evasi in termini di tassa erariale sugli aeromobili e IVA all’importazione.
Un’operazione condotta nell’ambito dei controlli di polizia economico-finanziaria dalla Sezione Aerea di Pisa della Guardia di Finanza, in stretta cooperazione con la Sezione Antifrode e Controlli dell’Ufficio delle Dogane di Pisa, ha permesso di accertare il mancato pagamento dell’imposta erariale sul possesso di aeromobili da parte di alcuni proprietari.
A seguito delle verifiche, è emerso anche un ulteriore profilo di irregolarità, relativo al mancato versamento di IVA all’importazione per 740.384,86 euro, dovuta per un aeromobile immatricolato all’estero ma utilizzato in modo continuativo all’interno dell’Unione Europea oltre i termini consentiti dalla normativa vigente.
Con specifico riferimento all’imposta erariale prevista dalla vigente normativa (Decreto Legge n. 201 del 6 dicembre 2011, art. 16, commi 11-15 bis, convertito con modificazioni dalla Legge n. 214 del 22 dicembre 2011), sono stati analizzati circa 120 aeromobili riconducibili a persone fisiche o giuridiche con base sul territorio toscano.
Dagli accertamenti:
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15 proprietari sono risultati in posizione irregolare;
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12 hanno già provveduto a regolarizzare la propria posizione, con un introito effettivo nelle casse dello Stato di 167.587,50 euro.
Per quanto riguarda l’IVA all’importazione, è stato dapprima sequestrato un elicottero immatricolato extra-UE, del valore stimato di circa 4 milioni di euro, per l’ipotesi di reato di contrabbando doganale, conseguente al mancato pagamento dei tributi dovuti.
Successivamente, a seguito del versamento dell’importo complessivo di 740.384,86 euro, nell’ambito del ravvedimento operoso, la parte ha potuto riottenere la disponibilità dell’aeromobile.
L’operazione, condotta congiuntamente da Guardia di Finanza e Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, rientra nel protocollo nazionale di collaborazione siglato tra le due Amministrazioni. Essa si inserisce in un più ampio contesto di monitoraggio e repressione delle frodi doganali, dell’IVA e delle altre imposte indirette, fenomeni che generano gravi iniquità e sottraggono risorse comunitarie e nazionali destinate al sostegno delle fasce più deboli della popolazione. Fonte: ADM – DT TOSCANA-UMBRIA