«Ciao Pietro, il tuo impegno ed il tuo esempio saranno sempre nei nostri ricordi più belli» si legge nella nota di Cgil e SPI Cgil di Pisa.
È venuto a mancare sabato scorso Pietro Sirilli, figura storica della Cgil e punto di riferimento per i lavoratori pisani. Nato nel 1946, Sirilli ha dedicato la sua vita alla tutela dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici, lasciando un’impronta indelebile nel panorama sindacale locale.
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Loading ...La sua carriera iniziò negli anni ’70 come dipendente della Betonval, azienda di calcestruzzi, dove presto divenne delegato aziendale. Entrato ufficialmente nella Cgil come distaccato in Fillea (legno ed edilizia), Sirilli raggiunse la Segreteria del settore per poi passare alla Filtea (tessile e abbigliamento), dove ricoprì gli incarichi di membro di Segreteria e Segretario Generale. Successivamente si dedicò alla Filcams (commercio) e, infine, alla Camera del Lavoro di Cascina come Segretario Confederale.
Durante la sua lunga militanza sindacale, Sirilli si distinse nella difesa dei lavoratori tessili di aziende storiche pisane come Marzotto e Forest, ottenendo importanti riconoscimenti quali la quattordicesima mensilità, il riconoscimento dell’anzianità di servizio e l’inquadramento di figure professionali.
Particolarmente significativa fu la sua attività a favore delle lavoratrici domestiche, settore allora scarsamente sindacalizzato. Partendo quasi da zero, riuscì a iscrivere circa 360 lavoratrici, garantendo loro tutele e diritti fondamentali.
Iscritto al Partito Socialista Italiano, Sirilli visse anche momenti politici delicati, come la rottura con Cisl e Uil nel 1984 sulla scala mobile, restando sempre fedele ai valori socialisti ma mantenendo una posizione di sinistra nel cuore del partito.
I funerali del compagno Pietro si terranno oggi, lunedì 13 ottobre, alle ore 15:00 nella chiesa del Cimitero della Misericordia di Pisa. La Cgil e lo Spi Cgil di Pisa lo ricordano con profondo affetto: «Ciao Pietro, il tuo impegno ed il tuo esempio saranno sempre nei nostri ricordi più belli». Fonte: cgiltoscana.it
