Il Pisa potrà muoversi a saldo zero a gennaio, gestendo con prudenza il mercato e pianificando ogni mossa per preservare l’equilibrio futuro.
Il verdetto è arrivato e ha chiarito le azioni del mercato invernale nerazzurro: il Pisa dovrà muoversi a saldo zero nella sessione di gennaio, una condizione che impone attenzione chirurgica (leggi qui) e scelte tutt’altro che banali nelle prossime settimane.
La decisione della Commissione indipendente sulla vigilanza dei bilanci ha sciolto gli ultimi dubbi per i club sotto osservazione. Per il Pisa niente via libera pieno (salvo aumento di capitale ed eventuali richieste di revisione) ma nemmeno lo stop totale. Il mercato resta praticabile, a patto di non appesantire i parametri economici. Tradotto, ogni eventuale innesto dovrà essere compensato da un’uscita equivalente.
I nerazzurri, insieme al Napoli, sono gli unici club a presentare un indicatore di costo del lavoro allargato rispetto ai ricavi superiore alla soglia dello 0,8, secondo la rosea. Una condizione che non comporta il blocco del mercato invernale, ma che impone comunque una linea prudente e controllata.
In questo scenario, il mese di gennaio cambia volto. Nessun acquisto isolato, più incastri. Scambi, prestiti con diritto di riscatto, rientri da esperienze temporanee diventano le strade principali. È un terreno che richiede gestione e tempismo giusto, perché ogni mossa deve essere coerente sia dal punto di vista sportivo sia da quello contabile.
Gennaio, dunque, non sarà il mese dei colpi ad effetto ma quello delle operazioni mirate, anzi miratissime. Un mercato di dettagli più che di ”vetrina”, in cui ogni operazione dovrà avere un senso preciso.
Servirà estrema attenzione nella gestione delle risorse e nella pianificazione futura, anche e soprattutto in vista dell’estate. A giugno, con l’abbassamento del limite allo 0,7, il rischio di un mercato completamente bloccato (se non si rispettano i valori imposti) sarà ancora più vicino.
A cura di Matteo Casini





