Il seminario sugli esiti della sperimentazione è arrivato al termine del corso e dal dibattito sono emersi consapevolezza ed entusiasmo.

“Applicazione della Cinestetica per la movimentazione manuale dei pazienti ai fini della riduzione dei rischi correlati”: questo il titolo del seminario tenutosi nei giorni scorsi a Pisa, a distanza di oltre un anno dall’attivazione del progetto sulla cinestetica in Aoup, cofinanziato anche da Regione e Inail, finalizzato a formare operatori esperti per implementare la disciplina cinestetica nell’attività assistenziale come strategia per la movimentazione sicura dei pazienti.
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Il seminario sugli esiti della sperimentazione è arrivato al termine del corso (di cui era responsabile scientifico Giovanni Guglielmi, direttore Unità operativa di Medicina preventiva del lavoro e animatore Giovanni Ceccanti, direttore dell’Unità operativa prevenzione e protezione dei rischi), e dal dibattito sono emersi consapevolezza ed entusiasmo.
Consapevolezza del fatto che con le tecniche cinestetiche si possano migliorare le metodologie standardizzate di movimentazione; entusiasmo per il fatto che produrrebbero un duplice beneficio nella logica del risk management: potenziale riduzione (per l’operatore) del rischio da movimentazione manuale del paziente e potenziale riduzione (per l’assistito) delle lesioni da compressione e mal posizionamento.
Al seminario hanno partecipato componenti del Settore Prevenzione, salute e sicurezza della Regione Toscana, della Direzione regionale toscana dell’Inail e del Laboratorio di Ergonomia di Inail Roma, alcuni direttori di struttura di Aoup dove la cinestetica è stata sperimentata, insieme a cinesteti sanitari esperti che hanno illustrato il lavoro svolto nei 18 mesi di progetto, standardizzando una specifica procedura per la formazione all’uso della tecnica cinestetica, presentando anche l’esito dei questionari (somministrati ai colleghi che hanno partecipato ai corsi di formazione e agli studenti di infermieristica e fisioterapia).
Nella seconda parte si sono tenute dimostrazioni pratiche di cinestestica sui partecipanti in veste di pazienti, con focus sull’impatto ergonomico e interventi di componenti del Centro italiano di Ergonomia, dell’Associazione europea di simulazione e dell’Università dell’Insubria sui potenziali prevenzionistici e sull’efficacia del metodo formativo adottato nell’insegnamento della cinestetica.
In conclusione una tavola rotonda con esponenti dell’Opi-Ordine professionale infermieri di varie regioni, del Servizio prevenzione e protezione del Ministero della salute, della Sovrintendenza sanitaria Inail di Roma, del Settore politiche del personale del Servizio sanitario regionale, formazione e relazioni sindacali della Regione Toscana, della Consulenza tecnica per la salute e la sicurezza dell’Inail, dell’Ordini fisioterapisti Toscana, del Coordinamento commissione sanità della Siml-Società italiana di medicina del lavoro, dell’Airespsa-Associazione italiana responsabili servizi prevenzione e protezione in ambiente sanitario.
Gli interventi hanno dimostrato che la sensibilità alla tematica è più che rilevante e fondamentale l’interoperabilità tra gli enti coinvolti e presenti in prima linea per cui, nel valutare gli esiti del progetto, si è parlato di come farlo crescere nell’ambito delle aziende sanitarie e ospedaliero-universitarie della Toscana, con il supporto degli attori già coinvolti.
In chiusura un sentito ringraziamento da parte degli organizzatori a Marzia Raffaelli (responsabile di posizione organizzativa), Cristina Norelli e Sara Soddu della Formazione aziendale per la realizzazione sia del progetto sia della giornata seminariale.





