Sindaco Conti «Bilancio in salute. Manteniamo qualità dei servizi e nessun aumento ad aliquote e imposte».
La Giunta comunale ha approvato nella seduta dello scorso 13 novembre lo schema di bilancio di previsione 2026-2028, assieme al Documento Unico di Programmazione, che si compone del Piano annuale e triennale delle Opere Pubbliche, del Piano triennale di acquisti servizi e forniture, del Piano di Alienazione e Valorizzazione Patrimoniale.
Lo schema ha già ottenuto il parere favorevole dell’organo di Revisione e sarà sottoposto al vaglio della Commissione comunale bilancio prima di approdare al Consiglio Comunale per l’approvazione definitiva, come da consuetudine, prima di Natale, seguendo la tempistica data dalle norme di legge e consentendo di partire con la gestione dell’anno nuovo in maniera piena ed operativa.
«Il bilancio di previsione 2026 conferma la solidità dei conti del Comune di Pisa – spiega il sindaco di Pisa, Michele Conti -. Presentiamo un bilancio in salute, che tiene insieme investimenti, servizi e regole chiare, nonostante gli aumenti dei costi che riguardano tutti gli enti locali. La priorità resta la qualità dei servizi: continuiamo a garantire nidi, mense, scuolabus e servizi essenziali senza aumentare le tariffe, che rimangono tra le più basse della Toscana. Cresce la spesa corrente per fattori inevitabili – dai contratti nazionali ai maggiori fabbisogni dei servizi sociali – ma senza scaricare nulla sulle famiglie. Su tasse e imposte confermiamo la nostra linea: nessun aumento. IMU invariata, imposta di soggiorno invariata, nessun ritocco ai servizi a domanda individuale. L’unico adeguamento riguarda l’addizionale Irpef, dove alziamo l’esenzione a 15mila euro per proteggere i redditi più bassi, ricalibrando gli scaglioni senza impatti significativi per i cittadini. Continuiamo a investire: opere pubbliche, PNRR, rigenerazione urbana, manutenzioni, personale qualificato, inclusi i nuovi assistenti sociali che entreranno in servizio nei prossimi mesi. È un bilancio che guarda alla città di oggi e alla Pisa che vogliamo costruire nei prossimi anni: una città solida, capace di mantenere i servizi e crescere senza aumentare il peso fiscale sui cittadini».
Bilancio di previsione 2026 Il bilancio 2026 del Comune di Pisa è di quasi 267 milioni (242 milioni dello scorso esercizio). La spesa corrente è di circa 150 milioni (144 milioni il 2025) mentre quella in conto capitale di 62 milioni (50 milioni di euro lo scorso). Alla voce entrate correnti sono previste entrate tributarie (TITOLO I) pari a 97 milioni; entrate da trasferimenti (TITOLO II) pari a 8,6 milioni (7,8 milioni nel 2025); entrate extratributarie (TITOLO III) pari a 41 milioni (38 milioni il 2025).
Tra queste l’imposta di soggiorno prevista in 3,4 milioni, il canone unico patrimoniale in 6,1 milioni; stabili le previsioni sulle sanzioni al codice della strada di circa 8,2 milioni. Mentre per le entrate in conto capitale ci sono quelle da contributi agli investimenti 34 milioni, alienazioni patrimoniali (20,8 milioni), altre pari a 5,2 per un totale del TITOLO IV pari a 60,3 milioni, cui sono da aggiungere la previsione da accensione di nuovi prestiti pari a 4 milioni di euro. La previsione relativa ai permessi a costruire rimane stabile, con circa 5,2 milioni nel 2026.
Alla voce uscite sono previste uscite di spesa corrente (TITOLO I) per € 148 milioni, cui sono da aggiungere i rimborsi di prestiti (TITOLO IV) per 2,2 milioni in leggero calo rispetto ai 2,6 milioni del 2025. Mentre sono previste uscite in conto capitale (TITOLO II) per 62 milioni di euro.
I bilanci previsionali 2027 e 2028 presentano valori complessivi intorno ai 212 milioni circa.
Costo del personale La spesa corrente per il personale prevista per il 2026 ammonta a circa 32 milioni (30,9 milioni nel 2025), con un’incidenza percentuale stabile del 21% sulla spesa corrente.
Livello di indebitamento. La previsione di bilancio si compone anche della previsione di ulteriori 4 milioni di mutui, che saranno stipulati tuttavia, solo in relazione all’assenza di adeguate risorse straordinarie. Sul fronte dello stock di debito, dopo la tendenziale riduzione degli ultimi anni si evidenzia un modesto incremento solo nel 2026, con una tendenziale riduzione nel 2027 e ‘28. La spesa per i rimborsi del capitale appare in lieve diminuzione a 2.265 milioni nel 2026, e il costo per interessi invece in lieve incremento a quasi 700.000 euro.
Tari. L’approvazione delle tariffe e del regolamento non avviene in concomitanza con la manovra di bilancio ma, come avvenuto lo scorso anno, entro il termine normativo previsto al 30 aprile. La tariffa, su base annua, viene pagata dal cittadino in acconto e saldo, e solo a saldo il tributo è conteggiato sulla tariffa dell’annualità. Il Piano finanziario è approvato da ATO e prevede la necessità di ricoprire l’intero importo della spesa con la tariffa. Tutti gli enti sono costretti a fronteggiare un tendenziale aumento delle spese, per effetto dei meccanismi di calcolo del metodo nazionale ARERA secondo una dinamica difficilmente controllabile. Tuttavia, l’Amministrazione comunale, in questo quadro normativo che porta la tariffa pisana a valori importanti, interviene anche per il 2026 con interventi a sostegno delle fasce più deboli, con sconti previsti nel regolamento del tributo, e con bandi e bonus specifici. Sono in fase di uscita, ad esempio, in questi giorni per le spese della Tari 2025, i bandi per le famiglie e le giovani coppie, con stanziamenti superiori ai 300mila euro, che vengono confermati anche nel bilancio 2026. Interventi comunali che sono cumulabili ai meccanismi di redistribuzioni delle riduzioni e degli sgravi previsti per il 2026 dal Legislatore, attraverso i fondi di solidarietà previsti nello stesso metodo ARERA.
Opere Pubbliche lo schema di Documento Unico di Programmazione (Dup) ricomprende il Piano degli Investimenti, con tutti gli interventi previsti nel triennio. Nel 2026, anno di conclusione di tutti i cantieri PNRR, i nuovi interventi previsti per un valore complessivo di 61,5 milioni di euro, si concentreranno su: consolidamento e recupero funzionale del Canale dei Navicelli (10 milioni), opere di messa in sicurezza, efficientamento energetico e sistemazione aree esterne scuole e asili nido (3,4 milioni), manutenzione straordinaria della rete viaria cittadina (2,4 milioni), nuova area verde a Putignano con interventi di rinaturalizzazione fluviale (2,5 milioni), ristrutturazione alloggi popolari di risulta (2 milioni), estensione fognatura nera a Marina di Pisa (1,7 milioni), restauro conservativo della Chiesa di San Zeno (1,8 milioni), realizzazione parcheggio nel vallo del Giardino Scotto (1,5 milioni), restauro della Stazione di Tirrenia (1,3 milioni), riqualificazione piazza Sardegna (550 mila euro), solo per citare i principali interventi, a cui se ne aggiungono molti altri su illuminazione, videosorveglianza, verde urbano, edifici ERP, monumenti storici, impianti sportivi e aree gioco.
Sul fronte degli obiettivi assegnati alle varie società, con il DUP, si evidenzia una sostanziale stabilità negli equilibri economico-patrimoniali delle varie società, se si eccettuano alcune problematiche legate all’andamento di alcune società del gruppo Retiambiente. In generale gli altri obiettivi sono legati a indicatori di risultato e parametri di bilancio. Merita evidenziare i significativi passi in avanti e le scelte compiute sul fronte dell’azione di riordino societario negli ultimi anni, che stanno portando a significativi risultati. Da una parte la gestione di Patrimonio Pisa srl, con l’importante operazione di fusione di Sviluppo Pisa in Valdarno, e un forte miglioramento nella gestione dei complessi di Ospedaletto, Sesta Porta e, ora, anche della Stazione Leopolda.
Dall’altra si segnala la positiva fase di avvio dell’azione di Pisamo srl, che ha ampliato i suoi orizzonti divenendo il braccio operativo del Comune nello svolgimento di numerose iniziative in ambito culturale e turistico, con buoni risultati di bilancio. E, infine, la Sepi, che ha recentemente ampliato i servizi strumentali offerti all’Ente con la gestione dei servizi di gestione degli spazi pubblicitari e dei servizi di centralino, call e contact center, servizi che si sono avviati in maniera efficiente e positiva già nel corso dell’esercizio passato.
Per quanto riguarda il DUP, che è il principale strumento di programmazione, con un orizzonte temporale in parte legato al mandato amministrativo, per la parte degli obiettivi strategici, e in parte con una valenza triennale, per la parte degli obiettivi e delle azioni operative non si evidenziano particolari novità rispetto al documento dello scorso esercizio. Ovviamente tutti gli obiettivi, declinati dalle linee di mandato amministrativo, sono poi attualizzati nelle azioni di gestione dei vari assessorati e delle varie direzioni.






