Ponte ciclopedonale di San Rossore, affidati i lavori che partiranno entro giugno. Dringoli: “Un’opera che, insieme al Ponte di Cisanello-Riglione, farà di Pisa snodo nevralgico per la rete ciclistica regionale”
Due i ponti ciclopedonali che diventano realtà a Pisa. Oltre al ponte di Cisanello-Riglione in fase di costruzione, Pisamo ha affidato l’incarico per la realizzazione del Ponte ciclopedonale che metterà in collegamento il Parco di San Rossore (località Cascine Nuove) con la Ciclopista del Trammino a San Piero a Grado.
La ditta vincitrice dell’appalto è la stessa attualmente impegnata nel cantiere del Ponte ciclopedonale tra Cisanello e Riglione, l’azienda Preve Costruzioni Spa di Cuneo. I lavori, coordinati da Pisamo, prevedono un costo maggiorato (a causa del rincaro materiali) che ammonta complessivamente a 3 milioni di euro (2.935.606 euro + IVA), finanziati per il 50% dalla Regione Toscana e per l’altro 50% dal Comune di Pisa.
“Dopo l’approvazione in conferenza dei servizi di tutti gli enti interessati alla realizzazione del progetto del nuovo ponte – dichiara l’assessore a urbanistica e mobilità Massimo Dringoli – e la pubblicazione del bando di gara, sono stati aggiudicati i lavori che partiranno entro giugno e dureranno circa un anno. Andremo a realizzare un’opera fondamentale per il completamento della ciclopista del Tirreno, che darà la possibilità di inserire in un circuito ciclistico senza discontinuità, la percorrenza di un paesaggio di elevatissima qualità ambientale. Un percorso che permette di collegare San Rossore, e quindi tutto il tratto di costa che viene dalla parte di Viareggio, con il Litorale Pisano e quello di Livorno. Proprio venerdì scorso, in occasione del convegno nazionale sulla ciclopista tirrenica che si è tenuto in provincia di Pisa, è stato ricordato che il Ministero delle Infrastrutture ha approvato nel 2022 il piano di fattibilità tecnica-economica della ciclopista, che non solo prevede il ponte da Cascine nuove a San Piero a Grado, ma anche la continuazione della ciclopista del Trammino fino al centro di Tirrenia, dove si ricollegherebbe alla Litoranea”.
“Tra 2023 e 2024 – continua Dringoli – con la costruzione dei due nuovi ponti ciclopedonali, il territorio pisano diventerà crocevia nevralgico per la rete ciclistica regionale e nazionale, dove si incontrano la Ciclopista del Tirreno con la Ciclopista dell’Arno, passando per la nostra bellissima ciclopista del Trammino che conduce al Litorale. Opere strategiche che daranno un grande impulso alla mobilità dolce e allo sviluppo del cicloturismo, valorizzando qualità ambientali del nostro territorio che sono riconosciute e apprezzate in tutta Europa, con evidenti e importanti ricadute a livello turistico”.
La Conferenza dei Servizi composta da Comune di Pisa, Provincia di Pisa, Regione Toscana, Parco di San Rossore, Genio Civile, Soprintendenza, Ufficio Fiumi e Fossi, Autorità di bacino, oltre alle aziende dei sottoservizi, dopo un primo parere negativo a cui erano seguite le modifiche al progetto, ha espresso nello scorso novembre il via libera alla realizzazione della nuova passerella ciclopedonale che sarà ricostruita nello stesso punto del fiume in cui esisteva il vecchio ponte dell’acquedotto di Livorno, costruito nel 1920 quando crollò l’antico Ponte dei Moccoli.
Il progetto. Il progetto del nuovo ponte a San Rossore riguarda il passaggio della ciclovia tirrenica sul territorio del Comune di Pisa. La collocazione dell’infrastruttura si pone in un punto nevralgico dove si interconnettono le principali ciclovie toscane e nazionali, in quanto costituisce l’incrocio fra la ciclopista dell’Arno, con direzione est-ovest, e la ciclovia tirrenica, con asse nord-sud. Nel sito individuato per la costruzione del ponte già esisteva, fino agli anni ’80, una passerella che permetteva l’attraversamento delle condotte dell’acquedotto di Livorno. Rimossa la passerella, sono comunque rimaste le due pile e le due spalle che la sostenevano. Dopo aver indagato sulle pile e le spalle esistenti, si è giunti alla conclusione che le spalle e le pile esistenti, realizzate in muratura con malta di calce, hanno ormai raggiunto la vita utile. Pertanto, viste le scarse capacità statiche, si prevede la demolizione delle pile in alveo e la ricostruzione con nuovi manufatti, mentre per le spalle esistenti si prevede di demolire e ricostruire soltanto il muro frontale per adeguarlo ad accogliere la passerella.
Descrizione delle opere. La nuova passerella ciclopedonale interessa una zona caratterizzata da una larghezza idraulica di circa 190 metri. La passerella proposta è a travata reticolare su quattro appoggi. La travata è leggermente arcuata su tre campate. L’accesso alla passerella avverrà sfruttando delle nuove rampe in curva in cemento armato e due scale all’interno delle spalle esistenti. Il muro frontale delle spalle preesistenti verrà demolito e ricostruito fedelmente a quello esistente. La passerella ha una larghezza trasversale di 3,5 metri. La struttura portante dell’impalcato è costituita da una trave reticolare in acciaio corten alta 350 cm e larga 410 cm. Tutta la struttura sarà realizzata in acciaio resistente alla corrosione. La pavimentazione verrà realizzata mediante doghe in legno di spessore opportuno e appoggiate su un grigliato elettrosaldato in acciaio corten. Il parapetto, trasparente, sarà realizzato con une rete di acciaio inox, che darà risalto alla pavimentazione in legno.