I controlli effettuati a Pisa in zona stazione hanno consentito di individuare alcune strutture extra ricettive non in regola.
“L’ospitalità non si improvvisa, e soprattutto si fa rispettando le regole: per questo diciamo convintamente sì ai controlli per verificare la regolarità sulle strutture abusive”. Il direttore di Confcommercio Provincia di Pisa Federico Pieragnoli commenta i controlli effettuati a Pisa in zona stazione che hanno consentito di individuare alcune strutture extra ricettive non in regola. “Ringraziamo il Comune e il comando di Polizia Municipale per aver attivato le necessarie verifiche che hanno nei fatti dimostrato quello che imprenditori, titolari e gestori di alberghi e strutture pisane segnalano da tempo, ovvero una situazione che vede un’inaccettabile presenza di attività non in regola. Realtà che, se lasciate proliferare, oltre a danneggiare i professionisti dell’accoglienza e a rappresentare una vera e propria concorrenza sleale, rischiano di compromettere il sistema di ospitalità della nostra città”.
“Invitiamo Polizia municipale e Comune a non abbassare la guardia su questi fenomeni che hanno il solo risultato di danneggiare le imprese oneste e a proseguire con i controlli anche in altre zone della città. Noi come sempre siamo a disposizione”.
“Il dilagare di nuovi b&b e strutture ricettive extra-alberghiere è un campanello di allarme che negli ultimi anni ha spinto molti operatori a richiedere interventi contro gli abusivi, finalmente vediamo il giusti e doveroso atteggiamento nei confronti di questo fenomeno”, afferma il presidente di Federalberghi Pisa Andrea Romanelli. “Ben venga ovviamente chi apre un’attività rispettando le regole, ma per chi al contrario pensa di esercitare senza autorizzazioni serve il pugno di ferro. Oltre a danneggiare gli operatori regolari, il 90% di queste strutture non esercita la minima accoglienza e fa registrare i propri clienti con il self check-in o facendosi inviare i documenti di identità via whatsapp, determinando anche elevati rischi per la sicurezza”.
Fonte: Confcommercio Provincia di Pisa