La Pieve di Fabbrica di Peccioli al centro di uno studio scientifico che sarà svelato in un evento aperto alla comunità il 12 ottobre: nell’occasione un concerto speciale anche per celebrare il ripristino dell’organo a distanza di 50 anni dalla sua inaugurazione.
È una delle più antiche pievi della diocesi di Volterra, tanto che in una pergamena lucchese dell’VIII secolo si parla già di una pleve S.Marie vicina ai distretti di Licori (Legoli) e Glozano (Ghizzano). Quella chiesa è la Pieve di Santa Maria Assunta di Fabbrica di Peccioli, citata per la prima volta in un documento l’8 maggio 776.
Un edificio di quasi 1250 anni che, sia all’esterno che all’interno, è un vero gioiello ricco di storia. Per questo l’amministrazione comunale ha deciso di avviare uno studio scientifico che porterà a una pubblicazione dedicata proprio alla Pieve di Santa Maria Assunta. E i risultati saranno presentati il prossimo 12 ottobre in un incontro pubblico. Nell’occasione tornerà a suonare l’organo della chiesa completamente ripristinato e che, a 50 anni di distanza dalla sua inaugurazione (il 31 agosto 1975), svelerà di nuovo il suo suono originale.
«Si tratta di un lavoro completo, scientifico ma divulgativo – spiega il sindaco di Peccioli, Renzo Macelloni -. Pensare a un lavoro di questo tipo sulla pieve di Santa Maria Assunta era da molto tempo un obiettivo che questa amministrazione comunale si era prefissa. Anche come contributo da restituire alla comunità di Fabbrica che, ancora oggi, continua con impegno a prendersi cura di questi tesori che sono parte integrante della nostra collettività».
C’è grande attesa, come detto, per scoprire lo studio scientifico che permetterà di riavvolgere il nastro del tempo e percorrere la storia dall’VIII secolo fino ai giorni nostri. Un percorso di valorizzazione la cui parte innovativa sarà anche la digitalizzazione del progetto della Pieve di Santa Maria Assunta grazie ai modelli digitali geometrici attendibili in 3D che permettono di validare ipotesi ricostruttive che si sono avvicendate nelle diverse fasi storiche di trasformazione.
Un lavoro ambizioso che è stato condotto in parallelo a un altro intervento, quello di ripristino dell’organo custodito all’interno della pieve di Fabbrica. «Si tratta di uno strumento di grande valore, uno dei più importanti in Valdera – spiega il Maestro Simone Valeri, direttore dell’Accademia Musicale Alta Valdera -. Per questo il 12 ottobre stiamo lavorando a un concerto che restituirà alla comunità e ai fedeli il suo originale dell’organo, funzionante e potenziato». Fonte: Comune di Peccioli
