Operazione antidroga “Black Mamba” della Compagnia di Pontedera: i Carabinieri, sicuro baluardo a presidio del territorio pisano.
L’operazione “Black Mamba”, condotta dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Pontedera, su delega della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Pisa, ha consentito di individuare una fitta rete di spacciatori, principalmente di nazionalità tunisina, che hanno posto in essere una proficua attività criminale prevalentemente nel centro storico ed in alcuni quartieri periferici di Pisa.
Dalle dichiarazioni rese dalle persone informate sui fatti, dal riscontro con le intercettazioni telefoniche e dai servizi svolti dai militari del N.O.R. è emersa l’attività delittuosa contrastata.
Questi i dati complessivi e di sintesi concernenti tale attività che, per alcuni degli indagati, è risultata in essere continuativamente, quantomeno, dall’anno 2018:
1. cocaina, oltre 12.000 (dodicimila) dosi cedute per un peso complessivo di circa 10 (dieci) chilogrammi per un controvalore di circa 750.000,00 (settecentocinquantamila/00) euro;
2. eroina, circa 7.000 (settemila) dosi cedute per un peso complessivo di oltre 14 (quattordici) chilogrammi per un controvalore di circa 600.000,00 (seicentomila/00) euro;
3. hashish e marijuana, oltre 300 (trecento) dosi cedute per un peso complessivo di oltre 1 (uno) chilogrammo per un controvalore di circa 6.000,00 (seimila/00) euro;
4. metadone, circa 10 (dieci) dosi cedute per un controvalore di circa 1.000,00 (mille/00) euro.
Circa 29.000 le conversazioni intercettate, anche in lingua straniera, perlopiù in arabo e si stima che il numero medio giornaliero degli acquirenti della rete di spacciatori emersa durante l’indagine, sia tra i 200 e 250 rispetto alla minoranza dei 50 escussi dai militari del N.O.R. tossicodipendenti che, in alcuni casi, hanno dichiarato di rifornirsi di droghe dagli stessi spacciatori anche da tre o quattro anni senza soluzione di continuità e, generalmente, con cadenza quotidiana.
L’avviso di conclusione delle indagini preliminari ha riguardato:
1. diciotto persone (gli spacciatori) principalmente di origine straniera, ritenute responsabili dei delitti previsti e puniti dall’art.73 comma V del D.P.R. 309/90 (lo spaccio di
stupefacenti) con le aggravanti previste dagli artt.81 e 110 c.p. (il reato continuato in concorso);
2. tre persone (acquirenti di droga) ritenute responsabili del delitto previsto e punito dall’art. 378 c.p. (favoreggiamento personale) perché avevano fornito dichiarazioni mendaci ai Carabinieri del N.O.R. di Pontedera favorendo, così, l’attività di spaccio di sostanze stupefacenti posta in essere da alcuni degli indagati in tal senso.
La mattina di Martedì 24 Gennaio 2023, su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Pisa, un robusto dispositivo composto dai Carabinieri della Compagnia di Pontedera, coadiuvati da militari della Compagnia di Pisa e del Nucleo Cinofili Carabinieri di Firenze, ha effettuato una serie di perquisizioni locali e personali presso diversi obbiettivi ubicati nel capoluogo pisano, anche al fine di notificare il suddetto avviso di conclusione delle indagini preliminari. Nel corso delle operazioni sono stati individuati e sequestrati alcuni elementi probatori, ovvero: diverse utenze già oggetto d’intercettazione, bilancine elettroniche di precisione, flaconi di metadone, eccetera.
In tale contesto, ovvero nel corso di una perquisizione nell’appartamento di uno degli indagati, gli stessi militari del N.O.R. di Pontedera con la collaborazione dei militari della Stazione di Lari (PI) hanno arrestato nella flagranza di reato un 23enne di origini senegalesi che aveva la disponibilità di: 25 dosi di Cocaina, 3 pezzi di Hashish e Marijuana, oltre a sostanza da taglio e una bilancina di precisione. L’uomo, estraneo e non indagato per i fatti emersi durante l’operazione “Black Mamba”, è stato tratto in arresto nella flagranza del reato e, al termine delle formalità di rito, associato presso la Casa Circondariale di Pisa a disposizione dell’A. G.; giudicato con rito direttissimo dal Tribunale di Pisa che ha convalidato l’arresto, è stato sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di firma due volte alla settimana presso i Carabinieri.
Molti dei luoghi di spaccio sono stati individuati nel capoluogo pisano dove si trovano scuole di vario ordine e grado, chiese e luoghi di aggregazione giovanile, pertanto è facile immaginare come tale attività potesse, da un lato, riverberarsi negativamente in un potenziale degrado di alcune delle più antiche e frequentatissime realtà della città e, dall’altro, costituire il concreto pericolo di attrarre nell’odioso e devastante vizio della tossicodipendenza i giovanissimi che vivono o percorrono quelle zone quotidianamente.
Fonte: Carabinieri di Pisa