Si conclude il quarto periodo osservativo della rete LIGO–Virgo–KAGRA: record di segnali e nuove prospettive per il futuro.
Il quarto periodo osservativo (O4) della rete internazionale di rivelazione di onde gravitazionali LIGO–Virgo–KAGRA è ufficialmente giunto al termine. Con i suoi 585 giorni di attività, O4 è stato il run più lungo e produttivo mai realizzato, fornendo oltre 250 segnali candidati significativi, un numero quasi triplo rispetto ai 90 eventi complessivi registrati nelle tre campagne precedenti.
Un risultato storico, accolto con grande soddisfazione dalla comunità scientifica. Gianluca Gemme, portavoce della Collaborazione Virgo e ricercatore dell’INFN – Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, ha commentato:
«Il completamento di O4 segna una pietra miliare storica: il più lungo periodo osservativo mai condotto dalla rete globale di onde gravitazionali – ha dichiarato Gianluca Gemme, portavoce della Collaborazione Virgo e ricercatore dell’INFN – Istituto Nazionale di Fisica Nucleare – Virgo (rivelatore di onde gravitazionali costituito da un imponente interferometro ottico. Si trova a Cascina, ndr) ha svolto un ruolo fondamentale, contribuendo alla rilevazione e alla caratterizzazione di numerosi segnali. Il successo del run O4 riflette la forza della collaborazione internazionale e lo sforzo incessante dei nostri team nel superare i limiti di misure così precise e complesse.»
Il risultato è reso ancora più significativo dal fatto che gli interferometri LIGO, Virgo e KAGRA operano ai limiti della tecnologia attuale, spingendo costantemente in avanti le possibilità del rilevamento scientifico di fenomeni cosmici estremi, come fusioni di buchi neri o stelle di neutroni.
Con la conclusione di O4, la rete si prepara ora a una fase cruciale di aggiornamenti tecnologici e test. Gli interventi, che verranno implementati a più riprese nei prossimi anni, mirano a incrementare ulteriormente la sensibilità degli strumenti e dunque la capacità di individuare nuovi eventi gravitazionali.
Tra un upgrade e l’altro, sono previsti periodi intermedi di raccolta dati, mentre la prossima grande campagna osservativa — O5 — dovrebbe iniziare tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno del 2026, con una durata stimata di circa sei mesi.






