Dal 1 aprile al 1 maggio in Aoup sono stati eseguiti 20 trapianti di fegato e, per tre volte nell’arco di cinque giorni, ne sono stati eseguiti tre al giorno con uno sforzo enorme da parte di tutti.
“Non siamo nuovi a situazioni di questo genere – dichiara Davide Ghinolfi, facente funzione di direttore dell’Unità operativa di Chirurgia epatica e del trapianto di fegato – anche se ogni volta rappresentano una sfida»
«Fare 20 trapianti in un mese di cui nove in soli tre giorni richiede una dedizione totale da parte di varie èquipe, animate da una grande motivazione etica e professionale, che ci fa sentire tutti parte di un sistema sanitario universalistico che garantisce a tutti prestazioni di altissimo livello come queste senza alcun costo per il paziente»
«E’ una ricchezza di cui essere orgogliosi. Voglio perciò ringraziare tutti i chirurghi, gli anestesisti-rianimatori, gli infermieri, i coordinatori, i tecnici, il personale amministrativo e delle sale operatorie, tutte le Unità operative che ci affiancano e rendono possibili i trapianti, senza dimenticare l’Ott-Organizzazione Toscana Trapianti e il Centro regionale per l’allocazione di organi e tessuti con cui lavoriamo a stretto contatto e che organizzano giornalmente questa macchina molto complessa.»
«Ma un ringraziamento ancora più grande – conclude Ghinolfi – va a quelle persone che decidono di donare e senza le quali i trapianti non si farebbero. Dall’inizio dell’anno sono stati infatti già 65 i trapianti di fegato eseguiti in Aoup, con un incremento dell’11% rispetto allo scorso anno, un risultato che ha permesso al momento di azzerare la mortalità in lista di attesa».