“Base militare: esistono decine di documenti sul progetto”.
“Arrivata una prima risposta del Ministero delle Infrastrutture alla nostra richiesta di accesso agli atti – si riporta nel documento inviato dal gruppo politico- Ora gli enti locali dicano cosa sanno”. Questo quanto riportato nel documento reso pubblico di Diritti in comune: Una città in Comune -Rifondazione Comunista Pontedera a Sinistra.
“Finalmente – si riporta nel documento congiunto – è arrivata una prima risposta da parte del Ministero della Infrastrutture e Trasporti alla richiesta di accesso agli atti fatta dai nostri gruppi consiliari per avere i documenti inerenti il progetto della nuova base militare, destinata ai reparti speciali dei Carabinieri che il Governo in accordo con gli enti locali interessati (Comune di Pisa, Provincia di Pisa, Regione Toscana ed Ente Parco) ha deciso di collocare all’interno della riserva naturale del Parco di Migliarino -San Rossore-Massaciuccoli e a Pontedera.”
“É da un anno – continua il comunicato – che chiediamo ripetutamente a tutte le istituzioni coinvolte di fare chiarezza sui nuovi indirizzi di progettazione, ma nessuno, Commissario straordinario Massimo Sessa in testa, ma anche il Sindaco Conti, i Presidenti Giani, Angori e Bani si sono degnati di rendere pubblici gli atti dovuti per un basilare principio di trasparenza alla popolazione che più volte ha espresso la propria contrarietà per quest’opera costosa, devastante e inutile. Atti che tutti si erano impegnati a condividere proprio siglando il verbale del 18 ottobre scorso che ha segnato la decisione di sacrificare una preziosissima porzione del territorio in nome dell’economia di guerra.”
“Ringraziamo quindi – si aggiunge nel comunicato congiunto – il Dipartimento per le opere pubbliche e le politiche abitative, questo l’ufficio che ci rende edotti di un fitto scambio di documentazione tra il Ministero della Difesa e il Ministero delle infrastrutture riguardanti la base militare. Inverno e primavera 2023, quando ancora era in atto il teatrino del tavolo interistituzionale e poi dopo la chiusura dello stesso, a ottobre, novembre e dicembre dello stesso anno. Apprendiamo anche che esiste un accordo tecnico operativo, ora vogliamo conoscerne i contenuti.”
“Proseguiamo così con un metodo che ci ha caratterizzati dal primo giorno: la richiesta di trasparenza non va solo evocata ma va praticata concretamente: dal DPCM Draghi-Guerini al progetto di Coltano, dai verbali dei tavoli interistituzionali fino agli ultimi decreti legge: ogni atto o documento che abbiamo scoperto e reso pubblico è stato un tassello per rilanciare la mobilitazione contro la guerra, insieme al Movimento No Base e alle migliaia di cittadini e cittadine che in questi anni sono scesi in strada per dire no a questa ennesima opera di guerra.”
“La risposta del Ministero conferma che sono ancora molte le carte tenute nei cassetti e che invece dovrebbero essere immediatamente messe a conoscenza della cittadinanza: i nuovi progetti, le relazioni del Commissario straordinario, gli accordi operativi, ad altra documentazione prodotta con il Ministero della Difesa. Ma l’iter per avere questi atti non è ancora concluso e quindi riteniamo importante renderlo pubblico in quanto ha una valenza politica rilevantissima.”
“Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha inviato, infatti una lettera al Commissario Straordinario e al Ministero della Difesa con la quale chiede, entro 10 giorni dal recepimento della stessa, l’eventuale e motivata opposizione alla consegna dei documenti ai nostri gruppi consiliari, altrimenti si procederà e i documenti ci saranno consegnati.”
“Siamo, quindi, ad un punto cruciale rispetto ad una questione di assoluta rilevanza democratica: il diritto dei rappresentanti istituzionali e quindi anche della cittadinanza ad essere informati su cosa accade sul loro territorio è garantito o verrà negato?”
“A questo punto nessuno può più nascondersi dietro un dito. La Regione Toscana, il Comune di Pisa, la Provincia di Pisa, l’Ente Parco dichiarino se hanno ricevuto questi documenti e li forniscano, o altrimenti spieghino perché non li hanno richiesti in tutto questo tempo, assumendosi le proprie responsabilità, e procedano con urgenza per averli. Lo stesso appello lo rivolgiamo a tutti i Comuni della Comunità del Parco.
La conoscenza è anima della cittadinanza attiva, anche per questo parteciperemo alla giornata di mobilitazione “Fermarla è Possibile” promossa dal Movimento No Base per il 20 ottobre e che prevede tra gli altri un tavolo di lavoro e discussione “Istituzioni e comunità del parco. Vogliamo trasparenza!”
“Siamo convinti – conclude il comunicato – che questa opera si possa fermare, siamo convinti che possiamo ancora una volta bloccare questo ingranaggio della guerra.
Comunicato a cura di: Diritti in comune Una città in Comune -Rifondazione Comunista – Pontedera a Sinistra