Il sindaco Mini e l’assessore Sgueo rispondono alle dichiarazioni di Pasquale Moffa.
«Siamo di fronte alla solita campagna denigratoria e falsa, architettata dalla sinistra e dai suoi simpatizzanti che per anni hanno monopolizzato spazi e cultura nel nostro comune, forti della loro posizione politica. Nessuno ha mai pensato di allontanare Pasquale Moffa e la sua associazione dai locali del comune, semplicemente abbiamo deciso di riorganizzare l’utilizzo di questi spazi per renderli accessibili anche ad altre realtà associative che fino a oggi ne erano state escluse». Queste le parole dell’assessore alla cultura Nicola Sgueo, rispondendo a Pasquale Moffa, dopo gli attacchi di Moffa.
«La riorganizzazione degli spazi pubblici è nata da un’esigenza amministrativa, vista la scadenza della concessioni stipulate dalla precedente amministrazione. Nel valutare i nuovi criteri, abbiamo deciso di tenere a disposizione di tutte le associazioni, compresa la fototeca, i locali della Sala della Pace e tutto il complesso dell’Orto di San Matteo in maniera totalmente gratuita con la sola richiesta di rimborso delle utenze. Abbiamo deciso di destinare invece la saletta mediateca ad attività di servizio o istituzionali, con la possibilità di concederla in uso a chi ne faccia regolare richiesta per singoli eventi, decisione presa in base ai contatti avuti con altre realtà» continua Sgueo.
«La fototeca dovrebbe semplicemente spostare i corsi nelle altre strutture comunali, continuando in qualsiasi momento ad usufruire della saletta mediateca per gli eventi tra cui mostre fotografiche, proiezione video, ecc. Non capiamo perché, sembra, che Moffa abbia voluto trasferire i corsi, guarda caso, proprio alla Casa del popolo. Ritengo tale decisione una chiara scelta politica oltre che un attacco alla nostra amministrazione. Ci sono una manciata di associazioni che negli ultimi 30 anni non hanno lasciato spazio alle altre presenti sul territorio e che ritengono che gli spazi pubblici siano loro di diritto. La nostra idea è invece quella di aprire tutti questi spazi a tutte le associazioni culturali presenti nel comune, senza distinzioni politiche o di simpatia personale. Mi dispiace che il signor Moffa si sia adeguato alla cultura offensiva e prepotente della sinistra castelfranchese, che invece di cercare un confronto con il sottoscritto, preferisce fare scandalo mediatico» spiega Sgueo.
«Abbiamo già notato, – dice il sindaco Fabio Mini – come anche altre associazioni che fino ad oggi occupavano gli spazi pubblici comunali abbiano deciso di propria iniziativa di spostare le loro attività all’interno della Casa del popolo, come abbiamo notato che associazioni e cittadini privati vicini a quell’ala politica abbiano improvvisamente disdetto rapporti di collaborazione con il Comune o addirittura rinunciato all’adozione del verde pubblico. È chiaro a tutti che sia stato messo in moto un meccanismo per tentare di metterci in difficoltà. Ma Castelfranco e i castelfranchesi hanno dimostrato che esistono centinaia di realtà sociali e culturali che richiedevano spazi sul territorio e non hanno fatto mancare il loro supporto e la loro presenza, occupando i vuoti lasciati.
A chi come l’ex sindaco Graziano Turini dice di essere seduto sull’argine del fiume in attesa del nostro passaggio, dico che su quello stesso argine io ci sono stato 29 anni e il 10 giugno 2024 ho visto passare sia lui che i suoi cari “compagni”. A chi invece continua ad usare i social, non solo per calunniare e fare narrazioni artefatte e falsificate della realtà ma addirittura per denigrare e offendere gratuitamente, sappiate che il tempo della sopportazione è finito. I social non danno diritto di oltrepassare il normale scontro politico o scambio di opinione». Fonte: Comunicato stampa Comune di Castelfranco di Sotto