Montecatini Val di Cecina ricorda le vittime dell’alluvione del settembre 2024: inaugurato il cippo commemorativo per Noah e Sabine.

Montecatini Val di Cecina si è fermata ieri per un momento di profonda commozione: a un anno esatto dalla tragica alluvione del 23 settembre 2024, che costò la vita al piccolo Noah e alla nonna Sabine, due turisti tedeschi in vacanza nella zona, è stato inaugurato il cippo commemorativo dedicato alle vittime.
Alla cerimonia, svoltasi nei pressi del torrente Sterza, erano presenti le autorità civili e militari, le associazioni di volontariato, la Croce Rossa, l’Anpas e i Vigili del Fuoco. La benedizione di Don Enrico ha reso ancora più toccante la commemorazione, durante la quale il Sindaco Francesco Auriemma ha pronunciato un discorso carico di emozione.
“Quel giorno – ha ricordato Auriemma – il torrente Sterza, solitamente un simbolo di tranquillità e bellezza, si trasformò in una furia inarrestabile, portando via con sé due vite innocenti. Questo cippo non è un semplice blocco di marmo, ma un simbolo della nostra memoria collettiva e della nostra resilienza. Vogliamo che questo luogo diventi un punto di riflessione, di preghiera e di speranza”.
Il monumento, dono della Pro Loco di Montegemoli, custodisce al suo interno una pergamena con una poesia in italiano e tedesco, dedicata a Noah. Un gesto di vicinanza che ha profondamente colpito i genitori e i familiari presenti.
“Per loro – ha aggiunto il Sindaco – è importante sapere che, anche se non c’è il corpo, c’è un luogo dove piangere. Quel cippo sarà sempre curato e mantenuto in ordine: quello che è successo è rimasto nei nostri cuori”.
Durante la cerimonia, più volte è stato ricordato il ruolo fondamentale dei soccorritori e dei volontari che intervennero nell’immediatezza della tragedia. Il momento più toccante si è avuto quando è stata letta la poesia dedicata al piccolo Noah, un testo intenso che invita a trasformare il dolore in memoria viva e a ritrovare speranza.
“Stamani, sul posto, erano presenti i genitori e i familiari: insieme a me hanno pianto davanti al cippo e hanno ringraziato tutti, compresa l’amministrazione comunale. Per loro è importante sapere che, anche se non c’è il corpo, esiste un luogo dove poter piangere. – racconta Auriemma – Quel cippo sarà sempre curato e mantenuto in ordine, perché ciò che è accaduto è rimasto impresso nei nostri cuori”
Montecatini Val di Cecina, attraverso questa iniziativa, ha voluto lanciare un messaggio di solidarietà e di unione, confermando la volontà di non dimenticare quanto accaduto e di trarre da quella tragedia una rinnovata forza comunitaria.
A Noah
Silenzio. Non c’è pianto. I rami e le radici sono la tua Arca galleggiante tra i flutti terribili. Trovi pace ora: ad accoglierti, rotondo e stretto, un nido di paglia e fango tessuto in fretta dalla forza delle acque e del vento, una culla di bambino. Riposati qui, come un seme, cullato dalle zolle liscie dei campi arati e come un seme germoglia all’ alzarsi delle nebbie mattutine. Nasci a Dicembre tra le luci tremule e i canti e lì fiorisci, a Maggio. Alimenta di te i fiori di campo così allegri e allo stesso tempo così effimeri come i sogni del tuo domani, ormai così lontani e addormentati sul fondo di questo torrente, ma non della nostra anima mai più intatta e unita, irrimediabilmente solcata, fragile e incerta. (Anonimo)
