”Non è un’eresia far nascere Gesù bambino un paio di ore prima e immaginare di anticipare di un paio di ore le messe” – queste le parole del ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia.
Si va dunque verso l’anticipazione delle celebrazioni tra le 18 e le 20 per la notte di Natale, così da evitare il problema del coprifuoco qualora dovesse restare anche nel nuovo Dpcm che entrerà in vigore dopo il 3 dicembre. Dipenderà tutto, quindi, dal coprifuoco. Se dovesse restare a livello nazionale alle 22 anche durante le festività natalizie, sarà impossibile una deroga per le messe, che dovrebbero dunque essere anticipate. Il ministro della Salute Roberto Speranza ha ribadito che “allo stato attuale, il coprifuoco alle 22 vale anche per la Messa del 24 dicembre”. Ma comunque, ha assicurato, “una valutazione sarà fatta nei prossimi giorni”.
La Cei, al momento, non ha ancora ricevuto notizie ufficiali dal Governo e ne parlerà nel Consiglio permanente convocato l’1 dicembre per discutere la linea da tenere poi con il Governo. In quest’occasione la stessa Cei potrebbe anticipare l’esecutivo e aprire alla possibilità di anticipare la Messa di Natale, venendo così incontro al Governo che non vuole imporre nessuna decisione. Tutto dipenderà dunque dal fatto se verrà confermato o meno il blocco alle 22 oppure se sarà posticipato per la vigilia di Natale, anche se quest’ultima ipotesi sembra essere sempre più lontana in quanto incoerente con la linea tenuta finora.
L.C.