Il Pisa guarda a gennaio con fiducia: la vicenda è sotto controllo e il mercato potrà procedere senza intoppi grazie ai versamenti già ideati.
La questione legata al mercato e al costo del lavoro allargato non ha colto di sorpresa il Pisa, che sta lavorando sottotraccia per rimettere in ordine i parametri messi a nudo dalla Commissione indipendente sulla vigilanza dei bilanci. Il club, secondo Sky Sport e Sesta Porta, era consapevole che l’indicatore avrebbe restituito un quadro penalizzante, figlio di una situazione già nota (leggi qui) più che di una vicenda improvvisata.
Le società neopromosse pagano spesso il conto del primo rilevamento stagionale fissato al 30 settembre. In quel momento il peso dei numeri riflette nove mesi di Serie B e soltanto tre di Serie A, con ricavi ancora lontani da quelli a regime. Un meccanismo che altera la fotografia reale e che finisce per comprimere i margini a bilancio.
Nel caso del Pisa il quadro è stato ulteriormente aggravato dall’assenza di “elementi correttivi”. Nessun paracadute economico derivante da una precedente retrocessione dalla massima serie, a differenza di altre realtà neopromosse. Una condizione che ha reso inevitabile uno squilibrio temporaneo nei parametri.
Proprio per questo la dirigenza si è mossa con anticipo. Dalle scorse settimane sono iniziati i depositi programmati per il ripianamento, che dovranno essere terminati entro il 2 gennaio. Un percorso graduale ma concreto, pensato per riallineare l’indicatore deficitario senza interventi che andrebbero a grave sulla sessione di gennaio e non solo.
Alla luce di queste operazioni, il Pisa potrà affrontare il mercato di gennaio senza vincoli operativi. La strategia, ora più che mai, resta chiara. Rafforzare la squadra senza forzare comunque i conti, con la consapevolezza che l’equilibrio economico è parte integrante del progetto tecnico.
Il tema CLA, dunque, non è un’emergenza improvvisa ma una fase prevista e gestita. Il Pisa lo sapeva e lo aveva messo in conto, ha programmato e sta intervenendo. Gennaio, a meno di imprevisti, sarà così una finestra ‘normale’ in cui il club potrà muoversi con libertà.
A cura di Matteo Casini





