La regione Toscana stanzia un piano da quasi 8 milioni di euro per contrastare il gioco d’azzardo patologico.
Via libera al piano toscano 2024-2026 per prevenire, curare e riabilitare chi soffre di dipendenza dal gioco d’azzardo e per contrastare il fenomeno, quando questo diventa patologico. A disposizione, prenotati con una delibera proposta dall’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini, ci sono quasi 7 milioni e 891 mila euro. “La Toscana è una regione all’avanguardia in questo settore – dice il presidente Eugenio Giani – Con tali risorse proseguiamo dunque nell’intento di metterlo
Per giochi d’azzardo si intendono tutti quei giochi dove si investono soldi ma il cui risultato (e l’eventuale vittoria) dipende dal caso e non dall’abilità del giocatore: le slot machine, ad esempio, le lotterie, i gratta e vinci, il lotto, le scommesse sportive, la roulotte ed altri giochi da casinò. Possono sembrare innocui, ma il pericolo deriva dalla dipendenza che possono provocare a tutte le età, portando a trascurare famiglie, impegni di lavoro e vita sociale. Quando la vita è un gioco, recita la campagna di comunicazione toscana, è in gioco la vita. E il gioco d’azzardo diventa un problema quando si spende sempre più denaro e ci si indebita, quando si pensa di controllare il gioco senza riuscirci, quando si diventa irritabili se non si gioca o si mente a familiari ed amici.
Se la situazione è questa, è importante rivolgere ad un esperto, chiamando il centro regionale di ascolto per il gioco d’azzardo oppure i servizi per le dipendenze sul territorio. Il numero verde regionale da contattare è l’800 88 15 15, gratuito e attivo per tutta la Toscana dalle 9 alle 14 dal lunedì al venerdì.Si può anche scrivere all’indirizzo mail: [email protected] ; La Toscana è stata una delle prime Regioni in Italia a darsi una legge sulla ludopatia. Nel 2018 ha varato il primo piano di contrasto al gioco d’azzardo, finanziato allora con oltre 3 milioni e che si proponeva di concorrere alla rimozione delle cause sociali e culturali capaci di favorire le forme di dipendenza da gioco. Fonte:Agenzia di informazione della Giunta Regionale