Corsi di lingua, storia dell’arte e storia della musica, ma anche approfondimenti sul paesaggio in accordo con l’Università di Pisa. A Montopoli in val d’Arno il primo ottobre ricomincia l’attività didattica dell’Università Popolare.
L’Università Popolare “Ignazio Donati” di Montopoli in Val d’Arno inaugura il primo anno accademico il 1° ottobre 2025 con oltre cento iscritti. L’offerta formativa prevede corsi di lingue (inglese, francese e spagnolo), storia dell’arte, storia della musica, letteratura italiana e approfondimenti su paesaggio ed enogastronomia in collaborazione con l’Università di Pisa. Le lezioni si terranno il mercoledì pomeriggio, affiancate da visite e iniziative il sabato mattina. Evento centrale sarà l’inaugurazione ufficiale del 18 ottobre con una lectio magistralis dedicata a Pietro Leopoldo.

La sindaca Linda Vanni e l’assessore Marzio Gabbanini hanno sottolineato il valore sociale e culturale dell’iniziativa, capace di unire formazione, socialità e valorizzazione del territorio.
«A furor di popolo – riporta il Rettore Paolo Tinghi – abbiamo istituito i corsi di lingue: inglese, francese e spagnolo, per cui ringrazio le nostre socie Carla Gottini, Ivana Giannini e Ana Luz Cisneros che terranno le lezioni. Grazie anche alla direttrice del dipartimento del Dipartimento di Scienze Agrarie la professoressa Cristina Nali per la disponibilità a far nascere un interscambio culturale sui temi dell’agricoltura toscana intesa con particolare riguardo al paesaggio, ma anche ai prodotti agricoli e alla filiera del cibo. Grazie al Comune per il sostegno e la fiducia».
L’appuntamento più importante in programma è sabato 18 ottobre con l’inaugurazione dell’anno accademico 2025 – 2026 con la lectio magistralis sul tema: “Pietro Leopoldo il granduca delle riforme”.
«È una grande soddisfazione vedere come sta crescendo l’Università Popolare – ha detto l’assessore alla cultura Marzio Gabbanini – mantenendo il punto di partenza che prevede un programma culturale e didattico alto ma accessibile a tutti. Fa piacere vedere una partecipazione così numerosa, segno del successo delle iniziative e di aver saputo intercettare quello che era un bisogno della nostra comunità. Un tassello chiave di quel sistema culturale di Montopoli che vuole mettere in rete e far dialogare le diverse realtà che lo compongono».