I Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Pisa, insieme ai comandi territoriali, hanno eseguito controlli a Volterra, Palaia e Santa Luce contro il lavoro irregolare. Quattro persone denunciate, un’attività sospesa e oltre 12mila euro di sanzioni.

I Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro (NIL) di Pisa, in collaborazione con i comandi territoriali, hanno condotto una serie di controlli mirati al contrasto del lavoro irregolare e del caporalato, portando alla denuncia di quattro persone e all’adozione di un provvedimento di sospensione di un’attività imprenditoriale. Le operazioni si sono svolte a Volterra (PI), Palaia (PI) e Santa Luce (PI) tra il 4 e il 5 agosto.
A Volterra, i Carabinieri hanno denunciato il legale rappresentante di un’azienda di disinfestazione e giardinaggio, per aver impiegato un lavoratore “in nero”. Poiché la persona non contrattualizzata rappresentava il 50% della forza lavoro presente, è stata immediatamente disposta la sospensione dell’attività imprenditoriale. L’imprenditore è stato deferito per violazioni al Testo Unico sull’immigrazione e altre normative sul lavoro.
Nella stessa ispezione, un’amministratrice di un’azienda agrituristica è stata denunciata per non aver garantito la formazione obbligatoria ai propri dipendenti. Le violazioni accertate a Volterra hanno comportato sanzioni e ammende per un totale di 9.030 euro.
A Palaia, i militari del NIL hanno deferito in stato di libertà due amministratori di aziende agricole, per aver omesso di elaborare il Documento di Valutazione dei Rischi e per aver installato impianti di videosorveglianza senza la necessaria autorizzazione dell’Ispettorato del Lavoro. Le ammende totali per queste violazioni ammontano a 3.050 euro.
Infine, a Santa Luce, i Carabinieri hanno denunciato l’amministratrice di una società agricola per la violazione di specifiche normative del settore. Le ammende elevate a suo carico sono pari a 387,25 euro.
I controlli, svolti in stretta collaborazione con i comandi di Compagnia e Stazione dei Carabinieri, rientrano in un più ampio piano di contrasto alle forme di sfruttamento del lavoro, con particolare attenzione alla sicurezza e alla regolarità contrattuale dei lavoratori.
Stante l’esistenza della presunzione d’innocenza, l’eventuale responsabilità delle persone denunciate dovranno essere vagliate, nel prosieguo del procedimento, dalle Autorità competenti.
