Rinnovata la collaborazione tra Comune e Acque per il progetto Acqua Buona, che incentiva le migliori pratiche nei plessi scolastici, unendo sostenibilità, sicurezza e cultura ambientale.
Bere acqua del rubinetto, ridurre la plastica e imparare fin da piccoli a rispettare le risorse naturali. Con questi obiettivi torna nelle scuole di Capannoli il progetto “Acqua Buona”, promosso da Acque in collaborazione con il Comune. Anche quest’anno, saranno oltre 450 le bambine e i bambini coinvolti, che potranno riempire i propri bicchieri e borracce con l’acqua della rete idrica, scoprendo il valore di un gesto semplice ma concreto per l’ambiente.
Attivo dal 2007 e completamente gratuito per i Comuni partecipanti, Acqua Buona è un percorso di educazione ambientale che negli anni ha coinvolto migliaia di studenti del Basso Valdarno. L’iniziativa punta a promuovere l’utilizzo dell’acqua della rete idrica, a ridurre il consumo di plastica monouso e a favorire comportamenti sostenibili nella vita quotidiana, dentro e fuori dalla scuola.
Il progetto si fonda su tre punti-chiave. Il primo è rappresentato dalle analisi supplementari sull’acqua distribuita nei plessi scolastici, che si aggiungono ai controlli ordinari lungo la rete idrica, garantendo la massima sicurezza e qualità. Il secondo è la trasparenza: tutti i risultati delle analisi sono consultabili sul sito di Acque, in modo che chiunque possa conoscere le caratteristiche chimico-fisiche dell’acqua. Infine, la promozione di buone pratiche: brocche, borracce e piccoli gesti quotidiani che aiutano a ridurre la plastica e a diffondere una cultura “plastic free”.
A Capannoli aderiscono quattro plessi: la scuola dell’infanzia “Rita Levi Montalcini” e il nido “Il Gatto con gli Stivali” nel capoluogo, la scuola dell’infanzia paritaria “Sacro Cuore” e la primaria “Carducci” a Santo Pietro Belvedere. Nella mattina di oggi, mercoledì 3 dicembre, la sindaca Arianna Cecchini e il presidente di Acque Simone Millozzi hanno incontrato le bambine e i bambini per la consegna delle nuove borracce, simbolo di un impegno condiviso verso un futuro più sostenibile. Con loro, anche la vicesindaca e assessora alle politiche scolastiche, Simona Giuntini, e la dirigente scolastica Serena Balatresi.
“Il Comune di Capannoli – spiega Cecchini – ha avviato da tempo iniziative volte alla sostenibilità ambientale ed il progetto Acqua Buona si inserisce appieno in questo percorso, che educa le nuove generazioni al rispetto dell’ambiente e della risorsa idrica. Ringrazio Acque per la collaborazione che va avanti da anni in tutte le scuole del territorio”.
“Educare al rispetto dell’acqua significa educare al rispetto del pianeta e delle persone – dichiara Millozzi – Le nuove generazioni stanno crescendo in un’epoca segnata dagli effetti del cambiamento climatico: fornire loro strumenti di consapevolezza e responsabilità è la base per costruire un futuro più equilibrato. Acqua Buona non è “solo” un progetto ambientale, ma è anche un percorso culturale che valorizza l’acqua della rete come preziosa, accessibile e sicura”. Ogni anno i laboratori di Acque eseguono decine di migliaia di controlli, garantendo a centinaia di migliaia di cittadini del Basso Valdarno un’acqua di qualità, buona da bere e costantemente monitorata.






