PISA. Le partite Iva, seppur mantenendo il distanziamento sociale, hanno riempito ieri tutta Piazza dei Cavalieri a Pisa.
Erano più di 300 tra imprenditori e dipendenti, tutti insieme a ribadire che “le manovre economiche di questo governo sono insufficienti e inadeguate”.
Una manifestazione chiassosa tra pentole e stoviglie, che ha radunato diverse associazioni di categoria e single indipendenti: Futuro Horeca Pisa, Ristoratori Toscana, Opi e l’Associazione Partite Iva Toscana, fino alla Federalberghi Pisa.
Raffaele Saviano, coordinatore per Pisa e la Valdera di Apit, associata di Partite Iva Nazionali ha dichiarato: “L’ attenzione dello Stato nei nostri confronti non è stata adeguata. Non c’è un piano di sviluppo e di ripresa garantito agli imprenditori, che non hanno ricevuto i soldi necessari per andare avanti in un momento così difficile. Lo Stato ci ha sempre considerati come arance da spremere con tasse ed imposizioni fiscali. È necessario che gli adempimenti fiscali e contributi siano rinviati di almeno due anni per non morire tra pochi mesi anche per salvare i posti di lavoro dei dipendenti”.
Saviano conclude: “È necessario agire per non correre il serio rischio di una desertificazione delle attività commerciali e di essere fagocitati da organizzazioni non legali”.