Disabilità, una giornata al mare a Marina di Pisa per persone con cerebrolesioni

E’ una delle attività del progetto Indica promosso da Nomos con Atracto e Fondazione CR Firenze. I partecipanti, provenienti da San Giovanni Valdarno e Grosseto, hanno incontrato gli “amici di penna” dell’associazione Casa Azzurra di Parma.
Un giornata al mare in compagnia, per divertirsi, socializzare e fare un passo in più verso l’autonomia.
E’ quella che ieri ha visto protagonista una ventina di persone con gravi cerebrolesioni acquisite che fanno parte dei gruppi di Grosseto e San Giovanni Valdarno del progetto pilota Indica, promosso dalla cooperativa Nomos insieme all’associazione Atracto-Associazione Traumi Cranici Toscani, e sostenuto dalla Fondazione CR Firenze, con l’obiettivo di promuovere e tutelare i diritti delle persone con disabilità derivanti da grave danno cerebrale.
I partecipanti (con gli accompagnatori) hanno passeggiato in riva al mare, pranzato in un ristorante di pesce locale, visitato il Parco di San Rossore, facendo attività cognitiva, espressive, creative.
Con loro c’erano anche i ragazzi dell’associazione Casa Azzurra di Parma, con cui hanno già da tempo una corrispondenza epistolare (seguita da alcune videochiamate): si erano già incontrati di persona lo scorso anno per una gita a Pisa, questo è il loro secondo incontro.
“E’ una delle uscite che facciamo nell’ambito del laboratorio di Terapie Occupazionali: uno o più incontri a settimana per tutto l’anno in cui le persone con cerebrolesioni trovano uno spazio protetto e stimolante, socializzano, fanno varie attività per sviluppare il più possibile la loro autonomia e le loro competenze” spiega Gaia Guidotti vicepresidente di Nomos. “Qui anche i familiari possono avere supporto, consigli, indicazioni”.
”Fondazione CR Firenze sostiene Nomos dal 2017 – afferma Gabriele Gori, direttore generale di Fondazione CR Firenze – perché crede nelle progettualità che sanno coniugare cura, inclusione e qualità della vita.
Il progetto Indica ha dimostrato concretamente come momenti di svago, quali una giornata al mare – che per molti può sembrare un’esperienza ordinaria, ma in questo caso non lo è affatto – si carichino invece di significati importanti, perché rappresentano passi avanti in un lungo e faticoso percorso di autonomia e socialità. Con il suo contributo, la Fondazione rende possibile tutto questo, mettendo al centro la persona e il suo diritto a partecipare pienamente alla vita della comunità”.
La giornata a Marina di Pisa inaugura le attività del laboratorio del progetto Indica dopo la pausa estiva di agosto.