I giovani che fanno impresa sono in calo e la cosa inizia a preoccupare molto. Ciampi: “in 10 anni abbiamo perso oltre 1.600 imprese giovanili, il 38% in meno, di cui 54 solo nell’ultimo anno”.
È emergenza per le imprese giovanili. Dopo l’allarme che aveva dato una settimana fa il presidente della Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest, Valter Tamburini, anche Confcommercio si unisce all’allerta per sottolineare il calo delle imprese giovanili a Pisa. “Sos imprenditoria giovanile, senza misure di sostegno e bandi dedicati alle nuove generazioni il numero di imprese under 35 sarà destinato a calare ulteriormente nei prossimi anni”. È un vero e proprio allarme quello lanciato dal presidente dei Giovani Imprenditori Confcommercio Pisa Francesco Ciampi.
“Il trend in peggioramento è evidente: dal 2019 ad oggi sono scomparse 36mila imprese giovanili in Italia, confermando la tendenza dell’ultimo decennio che ha visto perdere quasi 185mila imprese giovani. Nella provincia di Pisa la flessione è meno marcata rispetto al quadro nazionale, ma comunque preoccupante: in 10 anni abbiamo perso oltre 1.600 imprese giovanili, il 38% in meno, di cui 54 solo nell’ultimo anno”.
“In questo contesto” afferma Ciampi “diventa fondamentale stimolare l’avvio di nuove imprese e start up e a partire dalla Regione Toscana ci aspettiamo un segnale di sostegno per la tempestiva attivazione di bandi dedicati all’imprenditoria giovanile o comunque di misure dedicate agli under 35. Sarebbe un primo passo importantissimo per provare a invertire la tendenza e restituire ai giovani la voglia e gli strumenti per fare impresa. L’imprenditoria giovanile rappresenta un segmento importantissimo della nostra economia e la moria di imprese giovanili è costata all’Italia 42 miliardi di mancato Pil dal 2011. Non possiamo certo pretendere che i giovani abbiano tutti un impiego pubblico o statale nel prossimo futuro”.
“È vero che influisce la riduzione demografica confermata dai dati Istat che evidenziano una diminuzione della popolazione di età compresa tra i 18 e i 34 anni del 6,1%, ma è altrettanto vero che manca il ricambio generazionale.
Il presidente fa anche presente che sono molte le difficoltà che i giovani incontrano se vogliono fare impresa, come “l’eccessiva burocrazia, una tassazione sempre più soffocante, oltre che dalla scarsità di capitali iniziali e difficoltà nel reperimento di finanziamenti, mancanza delle necessarie competenze sia finanziarie che legali e di gestione aziendale nel suo complesso”.
“Nonostante i fattori possiamo dire che il nostro territorio è comunque fertile per i giovani imprenditori e che il saldo nell’ultimo decennio tra nascita e mortalità delle imprese giovanili è sempre stato positivo, dimostrando così una partecipazione attiva al sistema economico della provincia, in particolare nei settori del commercio, servizi alle imprese, alloggio e ristorazione. Anche quest’anno inoltre tornerà il Premio Giovani Imprenditori di Confcommercio Pisa, giunto alla XVII edizione, giovedì 11 aprile agli Arsenali Repubblicani di Pisa, con ospiti di assoluto rilievo. Un appuntamento molto apprezzato dove nel corso degli anni sono stati analizzati argomenti concretamente utili alla crescita allo sviluppo delle imprese giovani e non solo” conclude il presidente dei Giovani Imprenditori Confcommercio Pisa.