PISA. Parla il soccorritore di Misericordie Pisane che nel pomeriggio di ieri, insieme agli altri colleghi, ha scongiurato il peggio durante un arresto cardiaco ad una passeggera in transito all’Aeroporto di Pisa.
Massimo Donati, soccorritore dal 1997 in varie associazioni di volontariato del territorio pisano, da diversi anni ormai impegnato con Misericordie Pisane. E’ lui uno dei soccorritori che ieri hanno soccorso in maniera tempestiva una passeggera dell’Aeroporto di Pisa, colpita da un arresto cardiaco.
“Durante le operazioni che normalmente svolgo all’interno dell’Aeroporto per conto di Misericordie Pisane, ho notato lo strano atteggiamento di una signora. La stessa infatti si accasciava su una seduta, stava evidentemente accusando un malore. Sono così intervenuto per sincerarmi delle condizioni”
“Valutando lo stato di necessità nell’ambito sanitario, dopo qualche minuto ho comunicato al team leader operation la necessità di attivare la procedura di emergenza.Attendendo i soccorsi, lasciavo un collega con la signora e raggiungevo il punto Dae più vicino, uno tra i 13 posizionati all’interno dell’Aeroporto” commenta Donati, raggiunto dai microfoni di vTrend.it
“La signora nel frattempo aveva perso conoscenza, e all’arrivo della dottoressa, abbiamo attivato il protocollo bls e posizionando il Dae. Lo strumento di rianimazione ha dato l’allarme e oltre alle normali manovre di rianimazione ho attivato l’emissione delle scariche. Alla terza la signora ha ripreso finalmente conoscenza”
Nel frattempo sono arrivate in supporto un unità Bravo della PA, e dopo qualche minuto anche un unità Mike della misericordia di Cascina.
“Da quando presto servizio all’interno dell’Aeroporto non avevo mai dovuto prestare soccorso per un intervento così massiccio, ma avevo già fatto fronte a questo tipo emergenza, decine di volte, in passato”
“E’ importante tenere sempre d’occhio i passeggeri che entrano, senza mai sottovalutare nulla”
Soddisfatto dell’operato dei propri ragazzi è Maurizio Novi, Presidente delle Misericordie Pisane, “Punto molto alla formazione e sulla preparazione dei nostri ragazzi. Mi fa piacere che in momenti di necessità, anche se siamo lì a fare un’altro tipo di attività, gli stessi siano pronti ad affrontare l’emergenza. Il pronto intervento è la nostra attività istituzionale. Il fatto che fa notizia è che eravamo lì a fare altro ma grazie a persone preparate questa persona ha potuto riprendersi. Auspichiamo che chiunque possa avvicinarsi alle nostre associazioni, anche magari partecipando ad un corso di prima emergenza. Fa sempre comodo a tutti che ci sia una persona in grado di effettuare le prima manovre rianimatorie, i risultati poi evidentemente vengono fuori”.
O.R