Astensionismo in Toscana: questo sembra essere il dato più evidente di queste elezioni. Si voterà fino alle ore 15 di oggi, lunedì 13 ottobre, dopodiché inizierà lo scrutinio.

TOSCANA – Nei seggi poche persone: quest’anno la partecipazione appare decisamente più bassa rispetto al passato. Nessuna coda, nessun ingorgo. Altro che Fi-Pi-Li: la fila, questa volta, è mancata proprio nei seggi elettorali.
Affluenza in calo rispetto al passato
I dati sull’affluenza sembrano confermare la sensazione generale. Alle ore 23 di domenica, in Toscana ha votato solo il 35,7% degli aventi diritto. Un calo netto di quasi 10 punti percentuali rispetto al 45,8% registrato alla stessa ora nel 2020.
Va però ricordato che, in quell’anno, oltre alle elezioni regionali si votava anche per il referendum sul taglio dei parlamentari, che aveva contribuito ad alzare la partecipazione.
Confronto con le elezioni del 2015
Per un paragone più corretto, bisogna tornare al 2015, quando si votò solo per il rinnovo del Consiglio regionale. Allora, l’affluenza finale in Toscana fu del 48%, un dato più in linea con quello di quest’anno.
Il caso della provincia di Pisa
Nel 2015, in provincia di Pisa, l’affluenza finale fu del 50,46%. Nel 2020, complice anche il referendum costituzionale, si salì ulteriormente. Ieri alle ore 23 si è chiuso al 48,65%, e restano ancora 8 ore di seggi aperti.
I comuni più virtuosi, al momento, sono Volterra e Pomarance, entrambi attorno al 42%, seguiti da Palaia (41%). In fondo alla classifica troviamo Riparbella (26%) e Santa Maria a Monte (31%). Clicca qui per leggere l’affluenza comune per comune.
Astensionismo in Toscana: fenomeno in crescita?
Con ancora otto ore di voto a disposizione, resta da capire se i toscani abbiano scelto di recarsi alle urne nella giornata di lunedì o se il dato dell’affluenza resterà fermo. Quel che è certo è che l’astensionismo in Toscana continua a crescere e rischia di essere, ancora una volta, il vero vincitore di queste elezioni.