Primo sì dell’Azienda sanitaria Toscana Nord-Ovest al suicidio medicalmente assistito per una donna rimasta completamente paralizzata a causa di una sclerosi multipla progressiva.
Come riporta il quotidiano la Repubblica, si è sbloccato l’iter per l’accesso al suicidio assistito della 54enne di Pisa, paralizzata a causa di una sclerosi multipla, che aveva rifiutato la nutrizione artificiale (Peg). “E’ la prima applicazione della nuova sentenza della Consulta che ha esteso il concetto di ‘trattamento di sostegno vitale'”. Lo rende noto l’associazione Coscioni spiegando che dopo aver negato per settimane la richiesta di morte assistita, la Asl Toscana Nord Ovest “ha comunicato il suo parere favorevole: la donna possiede tutti e quattro i requisiti previsti dalla sentenza 242/2019 (Cappato/Dj Fabo) per poter accedere legalmente al suicidio medicalmente assistito in Italia. Se confermerà la sua volontà, potrà procedere a porre fine alle sue sofferenze. La Commissione medica della azienda sanitaria ora aspetta di sapere le modalità di esecuzione e il medico scelto dalla donna, in modo da assicurare ‘il rispetto della dignità della persona’”. La Commissione medica della azienda sanitaria ora aspetta di sapere le modalità di esecuzione e il medico scelto dalla donna, in modo da assicurare “il rispetto della dignità della persona”.