L’artista incontra e ascolta i cittadini per concludere e condividere la creazione.
Sarà un murale ‘popolare’ nel senso più ampio del termine. Non solo perché celebrerà la storia di una tradizione – la sagra del cinghiale di Riparbella – e di una comunità ma perché verrà completata ascoltando i racconti, gli aneddoti, i suggerimenti della popolazione.
La grande opera (8 x 2 metri), firmata dall’artista Vincenzo Marano Esposito, è in fase di realizzazione ultimata per circa un terzo della superficie. Ma c’è ancora tanto da fare e moltissimi personaggi (ad oggi sono una quindicina i volti già visibili tra cui i ‘padri fondatori’ della manifestazione e della Pro Loco) da ‘disegnare’. Ed è qui che scatta la ‘chiamata a raccolta’ rivolta ai riparbellini.
L’artista sarà infatti presente sul posto (nell’area della sagra) e al lavoro nelle giornate di venerdì 24, sabato 25 e domenica 26 novembre, dalla mattina fino a sera. Chiunque potrà offrire il proprio contributo alla creazione, in uno scambio spontaneo tra artista e popolazione che avvicinerà il murale della Sagra ad una sorta di ‘esperimento sociale’. Arte condivisa, arte dal basso, arte che racconta tutti.
Il murale diventerà poi la ‘quinta’ del palco al centro dell’area della sagra, giusto riconoscimento ad una tradizione che dal 1972 ha animato Riparbella coinvolgendo l’intero paese. Anche il titolo è ancora da scegliere ed elaborare e i cittadini potranno portare le proprie idee.