VOLTERRA. Una classe dell’Istituto Carducci di Volterra incontra lo scrittore della Valdera.
Sabato 7 novembre, la classe 2^A del Liceo delle Scienze Umane ha avuto l’opportunità di confrontarsi con il professore e scrittore Simone Maioli sulla sua recente opera “Benozzo Gozzoli. Fuggire la peste”– Felici Editore.
Data la situazione attuale che vede gli alunni in DAD, l’incontro è avvenuto sulla piattaforma digitale Meet. Gli studenti hanno posto con molta curiosità domande all’autore riguardanti il suo romanzo ad ambientazione storica di recente pubblicazione e hanno formulato anche quesiti sulla sua vita e sul mestiere di scrittore. Il romanzo narra la vita di Benozzo Gozzoli, un artista originario di Scandicci e conosciuto nel ’400 per le numerose commissioni di dipinti per personaggi rilevanti, tra cui vari membri della famiglia Medici. Nel corso della sua fortunata carriera si recò anche a Pisa dove aprì una bottega per la realizzazione degli affreschi per il Camposanto monumentale della città. Tutti gli affreschi sono andati quasi completamente distrutti in seguito al bombardamento subito dalla città nel 1944.
Qualche anno prima della sua morte l’artista tornò a Firenze, ma con l’aggravarsi della sua salute i figli lo portarono a Pistoia, dove morì nel 1497 di peste. La peste, dalla quale Gozzoli sembra fuggire per tutta la vita è, dunque, il vero antagonista nel romanzo; un antagonista subdolo e insidioso. Questo elemento narrativo ha permesso alla classe di avviare anche una riflessione sull’attualità e sull’attuale pandemia. Curioso il fatto che il libro sia uscito nelle librerie nel gennaio 2020, quasi ad anticipare l’epidemia che si sarebbe scatenata poco dopo.
Ad affascinare gli alunni è stata in particolare la ricerca storica delle fonti che l’autore ha descritto con competenza e vera passione, oltre alla costruzione psicologica di un personaggio storico con rispetto delle stesse fonti e capacità introspettiva al contempo.
Lo scrittore nell’impostazione del testo è stato affiancato da una copywriter molto preziosa che gli ha consigliato il riposizionamento di alcuni capitoli, rispetto al suo disegno iniziale. Nel testo sono infatti frequenti salti temporali, flashback ed ellissi; il tutto entro la cornice del bombardamento del camposanto di Pisa che apre e chiude l’opera. Un’allieva dell’Accademia delle Belle Arti di Bologna, Gayatri Pallavicini, ha creato inoltre le immagini presenti nel romanzo con una tecnica chiamata “computergrafica”, riproducendo con chiarezza ciò che l’autore voleva trasmettere ai lettori. Questo confronto è la dimostrazione che la pandemia non ferma la scuola, soprattutto non priva gli studenti di poter avere un momento interattivo e costruttivo, pur essendo in didattica a distanza. I ragazzi nonostante gli ostacoli di quest’anno arduo non si rassegnano e continuano ad impegnarsi con volontà, speranzosi che tutto questo finisca al più presto. Ringraziano la pazienza e la disponibilità del Professor Simone Maioli, che premuroso ha loro dedicato un momento di spensieratezza e di conforto.