PISA. Innovazione tecnologica al centro c’è la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.
Grazie al contributo del progetto europeo ‘H2020 Braine‘, di durata triennale, la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa intende sviluppare una cornice di ‘edge computing’, ovvero l’elaborazione dei dati in prossimità dell’ubicazione fisica dell’utente, potenziata dall’utilizzo di intelligenza artificiale e in grado di processare localmente Big data.
L’intelligenza artificiale e i Big data aiutano le città, i servizi sanitari e le fabbriche 4.0 a diventare sempre più smart. E l‘istituto Tecip (tecnologie della comunicazione, dell’informazione e della percezione) della Sant’Anna, è a lavoro “per implementare un prototipo di un nodo 5G che sfrutta le funzionalità di un hardware dinamico e programmabile per svolgere funzioni proprie di una rete 5G e il gruppo di ricerca pisano sarà inoltre coinvolto nella fase di testing dei prototipi dei nodi 5G già sviluppati e del ‘caso di utilizzo’, relativo alle smart cities“.
La tecnologia sviluppata nel contesto del progetto Braine può essere trasferita in molti contesti per raggiungere obiettivi diversi: sanità e telemedicina, città intelligenti, robotica e supply chain (risparmio di energia) per l’industria 4.0 e in ambito urbanistico.