Toscana, il grande palcoscenico del Giro d’Italia 2026: due tappe chiave per la 109ª edizione.
Il Giro d’Italia 2026, in calendario dall’8 al 31 maggio, partirà per la sedicesima volta dall’estero con tre tappe in Bulgaria e si concluderà a Roma, sede dell’ottavo “Grande Arrivo”, dopo 3.459 km e 50.000 metri di dislivello.

Alla presentazione del Giro d’Italia 2026, la Toscana si è conquistata un ruolo centrale nel percorso della 109ª edizione. Il passaggio nella regione si articola in due tappe: una cronometro costiera da Viareggio a Massa e una frazione in linea da Porcari a Chiavari, che collega l’entroterra toscano alla Liguria.
La cronometro Viareggio–Massa: 40,2 km sul lungomare nella “Tappa Bartali”
La tappa numero 10 (20 maggio) sarà una cronometro individuale di 40,2 km, dedicata a Gino Bartali, con partenza da Viareggio e arrivo a Massa.
Il percorso, totalmente pianeggiante e parallelo alla costa, favorisce i specialisti delle prove contro il tempo e promette velocità elevate, con il mare come sfondo.
Una frazione che potrebbe incidere in modo significativo sulla classifica generale e che trasforma la Toscana in protagonista assoluta per un giorno.
Per la regione sarà anche un momento di festa: il tracciato costiero permetterà a tifosi, cittadini e turisti di seguire da vicino il passaggio della corsa tra spiagge e pinete.
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Da Porcari a Chiavari: 178 km attraverso la “Toscana reale”
L’11ª tappa (21 maggio) partirà da Porcari e condurrà il gruppo fino a Chiavari, in Liguria, per 178 km che rappresentano il passaggio dal cuore della Toscana verso la costa e oltre il confine regionale.
Una frazione che mette in luce la varietà del territorio: non solo località balneari, ma anche hinterland, borghi meno conosciuti, centri storici, strade secondarie, colline e pianure dal fascino autentico.
Un’occasione per mostrare una Toscana meno da cartolina e più quotidiana, fatta di curve, altimetrie leggere e scenari che ogni ciclista sogna di percorrere.
Perché la Toscana diventa centrale nel Giro 2026
La scelta del percorso punta a valorizzare la regione non soltanto come territorio di transito, ma come palcoscenico da offrire al pubblico internazionale.
Tre gli elementi chiave:
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Paesaggi e appeal visivo: dalla Versilia alle colline interne, la Toscana offre scorci ideali per una corsa che vuole unire sport e spettacolo.
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Equilibrio tecnico: la cronometro costiera e la tappa in linea rendono la regione un punto cruciale per la lotta alla maglia rosa, con opportunità per cronoman, attaccanti e potenziali scalatori.
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Valorizzazione del territorio: i comuni attraversati potranno contare su una vetrina globale, con ricadute su turismo, cultura e promozione delle tradizioni locali.
Una regione in festa: cosa significa per pubblico e tifosi
Per gli appassionati, le due tappe toscane saranno un’occasione per vedere da vicino i protagonisti del Giro, lungo la costa o nei borghi dell’interno.
Per i residenti, il passaggio della corsa potrà trasformarsi in un evento collettivo, con iniziative sportive e attività di promozione locale.
Per chi visita la regione, la corsa offrirà la possibilità di unire turismo e passione sportiva, tra mare, colline e centri storici incorniciati dal passaggio della carovana.
Il Giro d’Italia 2026 non attraversa la Toscana: la valorizza.
Con la cronometro Viareggio–Massa e la Porcari–Chiavari, la regione diventa uno dei fulcri narrativi della corsa rosa. Per la Toscana è un ritorno da protagonista; per tifosi e curiosi, l’invito a non perdere uno dei tratti più suggestivi dell’intera edizione.






