PONTEDERA. Riportiamo integralmente le dichiarazioni dei Giovani Democratici.
“L’ultimo Question Time del 2024 ha rimarcato un vizio che la destra della nostra città non riesce a togliersi, quello di portare avanti una linea politica improntata sulla polemica priva di contenuto. Privo di contenuto, difatti, era il loro programma elettorale. Questo spiega il loro recente gioco fondato su portare mozioni con provvedimenti previsti dal programma della maggioranza, inviato in tutte le case dei cittadini che potranno facilmente verificare. Il gioco delle bandierine è dunque il nostro? Il quadro politico che si presenta è chiaro, senza niente a cui aggrapparsi la destra pesca idee già attuate, o in fase di attuazione, per ottenere un voto contrario, perpetuare il loro eterno vittimismo e la loro lotta ideologica contro il Partito Democratico”, dichiarano i Giovani Democratici.
“Viene poi invocata una collaborazione a pari merito in commissione sulla stipulazione delle nuove direttive, qualcuno forse dovrebbe spiegare al Consigliere Bagnoli il senso delle elezioni. Esse consistono nel capire il volere dei cittadini e farlo governare, che senso avrebbero le urne se tutte le forze politiche governassero al contempo una città, una regione o un Paese? La sterile polemica della consulta giovani lascia poi intendere la pochezza delle critiche mosse, è evidente che la consulta giovani non sia un organo estraneo alle consulte comunali e come tali verranno presentate al voto nello stesso momento”, continuano i Giovani Democratici.
“Siamo stanchi del fatto che a parlare di politiche giovanili siano esclusivamente adulti che cercano consensi, come Giovani Democratici stiamo prendendo parte attiva nella stesura di un regolamento che sia il più rappresentativo possibile, seguendo il nostro programma elettorale e non certo le idee della minoranza. La democrazia impone tempi diversi dai sistemi autoritari, se vogliamo una consulta che sia un organo democratico e partecipato il percorso da seguire presenta tempi necessariamente più lunghi dell’approvazione del Bilancio su cui il loro governo ha imposto la fiducia e impedito ogni forma di dibattito. La democrazia, noi lo sappiamo, ha i suoi tempi necessari”, concludono i Giovani Democratici. Fonte: Comunicato stampa Giovani Democratici