Sull’argomento furti (leggi ultimo furto) sono intervenute oltre le forze politiche anche le Associazioni di categoria. Confesercenti in un comunicato stampa, evidenzia le difficoltà di molti esercenti che ne subiscono le conseguenze.
Dopo i numerosi furti rilevati in Valdera, altri vengono segnalati sul litorale pisano, insieme ad atti di vandalismo.
“Tentativi di furti – si scrive nel documento stampa – ormai quotidiani nei confronti di attività commerciali dove, spesso, i danni alle strutture superano di gran lunga il valore del bottino, vandalismi notturni negli stabilimenti balneari”.
“Tutto questo nel clou di una stagione estiva nella quale gli imprenditori riversano le loro aspettative di ripresa dopo i lunghi mesi di restrizioni. Cosa bisogna attendere ancora per una convocazione urgente del comitato dell’ordine pubblico finalmente aperto alle associazioni di categoria?”. La domanda arriva da Confesercenti Toscana Nord con il suo presidente area pisana Luigi Micheletti, dopo l’ennesimo bollettino di furti e danneggiamenti.”
“Ormai – continua il documento di Confesercenti – ci siamo dimenticati il numero di volte che abbiamo chiesto al sindaco ed al prefetto – insiste Micheletti – di convocarci in occasione di un comitato dell’ordine pubblico specifico sui continui atti di microcriminalità che vedono coinvolte le attività commerciali di ogni genere sia nel centro storico che sul litorale. Puntualmente le nostre richieste sono disattese”.
“E pensare che i nostri colleghi delle Confesercenti di Lucca e Versilia sono stati, addirittura diciamo noi, convocati dal prefetto due volte nel giro di una settimana su altrettante questioni distinte di ordine pubblico all’interno dello stesso territorio. Siamo davvero stanchi nel continuare a ricevere le segnalazioni di colleghi vittime di raid notturni, ai quali – conclude Micheletti – assicuriamo la nostra mobilitazione nei confronti delle istituzioni. Nessuno vuole alzare il dito su quello o su quell’altro soggetto deputato al controllo del territorio. Noi giudichiamo i fatti. Fatti che ci dicono che siamo in una fase di emergenza per la quale occorrono tutti gli strumenti disponibili per fronteggiarla. Noi come sempre ci siamo, se ci viene data la possibilità di contribuire”.